Già oggi, primo giorno di sciopero dopo il termine delle lezioni previste dal calendario regionale della Sicilia, le scuole bloccano gli scrutini contro il D.d.L. del Governo Renzi.
Domani si replica.
Era prevedibile. Dopo la massiccia adesione delle scuole allo sciopero del 5, 6 e 12 maggio, ecco i docenti pronti a ritornare a scuola sabato pomeriggio a rifare gli scrutini, pur di continuare con altrettanta convinzione la dura battaglia intrapresa contro il DdL Renzi, a riprova che non si tratta di una forzatura né di uno scontro tra governo e sindacati, ma di una convinta opposizione di massa contro il grave attacco alla scuola pubblica.
A Palermo come a Torino, Bologna, Bari, Genova e Roma centinaia di scrutini saltati ed insegnanti organizzati che si alternano lungo tutta la giornata e che addirittura scioperano anche in 2 o 3 per lo stesso scrutinio.
A Palermo città, primi dati già ieri, ma oggi soprattutto continuano ad arrivare notizie strepitose: blocco totale al liceo Danilo Dolci, all’ICS V.E. III, all’ITC Pareto, agli Artistici Kiyohara e Catalano, all’Alberghiero Piazza già 48 classi e anche agli Alberghieri Cascino e Borsellino, alla media Borgese, all’IISS Rutelli, ICS Verdi, all’ICS Abba-Alighieri, alla media Leonardo da Vinci, al liceo Meli, all’ICS Falcone allo Zen dove anche in seconda convocazione il blocco è stato nuovamente totale sia all’elementare che alla media.
Blocco totale anche all’IISS Damiani Almeyda-Crispi dove gli scioperanti hanno improvvisato una manifestazione nelle vie adiacenti la scuola distribuendo volantini ai passanti con le ragioni dello sciopero.
Quasi tutte le classi bloccate nei licei Cassarà, Basile, Galilei, V.E. II, Garibaldi, Croce, Margherita, Catalano, e poi all’ ICS Carducci. Ottimi risultati anche all’Umberto, Cannizzaro, Finocchiaro Aprile, ai professionali Einaudi, Salvemini e Medi, nei tecnici Gioeni Trabia, Ferrara, Marco Polo, Majorana, A. Volta, V.E. III, all’educandato Maria Adelaide, alle medie Gramsci, V.E. Orlando, Pecoraro nei comprensivi Scinà-Costa, Rapisardi-Garibaldi, A. Ugo, Cavour, Saladino, Scelsa, alla D.D. De Gasperi e in tante altre ancora.
E oltre il capuologo, ottime notizie anche dalla provincia: blocco totale all’Ugdulena di Termini, all’ICS Calderone di Carini, al tecnico di Polizzi Generosa, negli istituti comprensivi Veneziano e Guglielmo II di Monreale, ottime adesioni al Mursia di Carini e a Capaci, alla Palumbo di Villabate e al liceo artistico regionale di Bagheria.
Continuano ad arrivare ottime notizie anche da tutte le altre province siciliane, nel trapanese massicci scioperi a Marsala e Mazara del Vallo, da Caltanissetta a Licata e Gela, grande partecipazione a Catania, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Messina e Enna, insomma mentre il DdL viene considerato “anticostituzionale” al Senato, docenti e ATA siciliani, come in tutta Italia, continuano la lotta contro il progetto del Governo Renzi, una lotta condivisa da tutti coloro che hanno a cuore il futuro del paese e il diritto a una scuola pubblica di tutti e per tutti.
Palermo, 10 giugno 2015
Cobas Scuola Sicilia
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Cogliamo l’occasione per smentire la notizia diffusa da qualche organo di stampa sul fatto che le operazioni di scrutinio debbano concludersi prima dell’insediamento delle commissioni per gli esami di Stato. L’art. 3, comma 3, lett. g) dell’Accordo per l’attuazione della l. n. 146/1990 (in G.U. s.g. – n. 109 del 9.6.1999) prevede esclusivamente che gli “scioperi non devono comunque comportare un differimento delle operazioni di scrutinio superiore a 5 giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione”, quindi entro 5 giorni dal termine ultimo già previsto dal calendario delle operazioni e non dalla data di mancata effettuazione del singolo scrutinio.
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