PROPOSTE PER IL REDDITO ASSISTENTI DISABILITÀ

SCUOLE CHIUSE. QUALE REDDITO PER GLI ASSISTENTI AI DISABILI?

Dall’inizio di questa crisi sosteniamo che le conseguenze dell’attuale pandemia non devono colpire quei lavoratori che dispongono di minori tutele e il cui reddito è, purtroppo, indissolubilmente legato all’erogazione delle prestazioni. Fra questi ultimi va collocato il personale attualmente impiegato, con qualunque tipo di rapporto lavorativo, autonomo, atipico o dipendente, nelle attività di assistenza alla disabilità nelle istituzioni scolastiche e nelle attività di didattica integrativa domiciliare.

Il Coordinamento regionale siciliano ASACOM Cobas ha, perciò, proposto un insieme di emendamenti al d.l. 17 marzo 2020, n. 18, con l’obiettivo di evitare il licenziamento o la sospensione del lavoro anche per questi lavoratori, che nell’attuale formulazione del predetto articolo non vengono menzionati.

Il presupposto è quello che anche per questa categoria di lavoratori vanno riconosciute le ore lavorative non espletate o non espletabili per causa di forza maggiore, dipendente dalla sospensione delle attività didattiche “in presenza”, disposta con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri adottati ai sensi dell’art. 3, comma 1, del d.l. n. 6/2020.

In particolare, tenendo conto della specificità di queste figure, va, infatti, ricordato che non sempre è possibile inserirsi all’interno della cosiddetta Didattica a Distanza, né il lavoro di mattina a scuola può essere sostituito dalla “attività domiciliare”, sia perché non prevista, sia perché accentuerebbe il rischio di contagio.

Oltre agli emendamenti, si propone di inserire una nuova norma che riguardi specificamente l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali. Tale norma dovrebbe prevedere, fra l’altro, che durante la sospensione dell’attività didattica “in presenza” le pubbliche amministrazioni siano autorizzate al pagamento del personale e delle cooperative che gestiscono tutti i servizi, inclusa l’assistenza igienico-personale, per il periodo della sospensione, sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo.

Il Coordinamento regionale siciliano ASACOM Cobas, pur nella complessa situazione attuale, manterrà forte e coerente la mobilitazione per raggiungere questi obiettivi e impedire che a un’intera categoria di lavoratori vengano negati salario e diritti.

AMMORTIZZATORI SOCIALI PER GLI ASSISTENTI SCOLASTICI ASACOM PER LE ORE NON ESPLETATE

URGENTE
AGGIORNAMENTO PER GLI ASSISTENTI SCOLASTICI SUL MANCATO PAGAMENTO DELLE ORE NON ESPLETATE A SEGUITO DELLA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE CAUSA CORONAVIRUS

Abbiamo ricevuto in giornata la rassicurazione da parte del Sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Sen. Steni Di Piazza che il Governo sta lavorando per inserire, in un prossimo Decreto, la possibilità di poter usufruire degli ammortizzatori sociali da parte degli Assistenti scolastici in tutta Italia (autonomia, comunicazione e igienico-personali).
In questo momento in cui il Ministero si trova ad operare senza sosta per affrontare le innumerevoli crisi aperte dall’emergenza Coronavirus e non avendo altri dettagli utili sul provvedimento, invitiamo tutti i soggetti interessati (Assistenti ed Enti locali) a proseguire lungo le direttive già emanate dalla Regione Siciliana oppure ricevute dalla Committenza/Cooperative in attesa di conoscere in dettaglio il provvedimento.
Sempre convinti che la più inclusiva risoluzione di questo stato oneroso sia il pagamento delle ore non espletate causa forza maggiore e che si debba tenere conto sia del lavoro subordinato che di quello autonomo, rimarremo vigili e continueremo a lavorare per assicurare dignità professionale alla categoria.
Ringraziamo il Sen. Steni Di Piazza per la grande sensibilità dimostrata per la nostra categoria e il Prof. Leonardo Alagna (Vice Presidente nazionale First) per l’impegno profuso in questi giorni.

Cobas LP ASACOM Palermo

CHIUSURA SCUOLE E RETRIBUZIONE ASSISTENTI AI DISABILI

Al Presidente della Regione Siciliana

Al Sindaco della Città Metropolitana di Palermo

Alle Società Cooperative Sociali accreditate per il

Servizio di Assistenza nella Città Metropolitana di Palermo

e p.c. Assistenti all’Autonomia, alla Comunicazione e Igienico-Personali

LORO SEDI

prot. n. 20/ASACOM del 27 febbraio 2020

OGGETTO: INIBIZIONE ACCESSO STUDENTI E RETRIBUZIONE ASSISTENTI AI DISABILI

L’art. 3, comma 1, dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 2/2020, prevede che fino al 2 marzo 2020 è disposta nel territorio della provincia di Palermo l’effettuazione di pulizia e disinfezione straordinarie degli asili nido e delle scuole di ogni ordine e grado… con inibizione all’accesso degli studenti.

In conseguenza a questa disposizione, le lavoratrici ed i lavoratori impegnati nei servizi di assistenza specialistica in favore degli alunni disabili (in forza presso le Cooperative per conto della Città metropolitana di Palermo e come lavoratori autonomi per conto del Comune di Palermo) rimarcano, con fermezza, l’obbligo di corrispondere loro quanto dovuto in ragione della causa di forza maggiore, fattore questo che renderà impossibile procedere alla prestazione lavorativa.

Permane, infatti, un legittimo diritto a ricevere la giusta retribuzione, senza pretendere diverse soluzioni già avanzate per le via brevi circa l’utilizzo del monte ferie e/o il recupero delle dette giornate, opzioni queste di pertinenza individuale e che, come nel caso dei recuperi, sono spesso poco praticabili a causa di procedure farraginose e di limitazioni obiettive nei casi di un elevato monte ore complessivo settimanale.

Nella situazione di grave disagio che tutta la comunità sta vivendo, infatti, sarebbe illegittimo far gravare sui lavoratori gli effetti dell’emergenza in atto, tenendo conto anche del perdurare della palese violazione del vigente CCNL di categoria, in ordine al mancato pagamento delle ore risultanti da contratto individuale in caso di assenza dell’assistito.

Certi che le Società e gli Enti committenti in indirizzo comprenderanno la grave disparità che una diversa soluzione appaleserebbe, si resta in attesa di conoscere le determinazioni che si intendono assumere, preavvisando fin d’ora che – in caso di esito negativo – verrà approntata ogni azione a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.

Infine, si rimane disponibili ad un incontro con gli Enti Locali, così come già ribadito in precedenti comunicazioni, in merito alla risoluzione delle numerose criticità che ancora affliggono il servizio di Assistenza nelle scuole di ogni ordine e grado nel territorio siciliano.

COSTITUITO IL COORDINAMENTO REGIONALE COBAS ASACOM

COSTITUITO IL COORDINAMENTO REGIONALE COBAS ASACOM

Domenica 9 febbraio a Caltanissetta, su iniziativa dei COBAS Sicilia, si sono riuniti gli operatori ASACOM (Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione) delle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania e Palermo.

Si tratta di una categoria che, pur espressamente prevista nella normativa vigente (a partire dalla legge n. 104/1992), opera in un sostanziale stato di precarietà, che provoca evidenti difficoltà fra gli addetti, ma anche fra gli alunni diversabili, che hanno diritto ad un coerente e inclusivo intervento didattico-educativo. Difficoltà esasperate ulteriormente perché la suddetta figura attualmente non risponde neanche a un profilo nazionale condiviso (titoli di studio, specializzazioni, ecc.).

Per risolvere queste contraddizioni i presenti hanno concordato sul fatto che l’unica soluzione possibile è la stabilizzazione attraverso l’assunzione a tempo indeterminato direttamente dal MIUR e/o dagli Enti Locali.

In attesa di raggiungere questo fondamentale obiettivo, vanno, però, tutelati quei diritti che, complice lo stato di precarietà, attualmente sono in gran parte negati.

LIBERTÀ DI SCELTA. Innanzitutto, i lavoratori devono poter scegliere, in tutte le situazioni, se fornire le loro prestazioni nella qualità di dipendenti delle Cooperative (a cui gli Enti Locali affidano l’appalto del servizio), o come liberi professionisti (partite IVA).

CONTINUITÀ RETRIBUTIVA. Visto che le Cooperative ricevono i fondi per pagare regolarmente gli emolumenti ai dipendenti (stipendio, ferie, contributi, ecc.) e per eventuali “imprevisti”, non c’è alcuna ragione perché i dipendenti non vengano retribuiti, secondo quanto prevede il CCNL, regolarmente e per tutte le ore previste contrattualmente, a prescindere dalla presenza o meno a scuola dell’alunno diversabile. I COBAS mettono perciò a disposizione le proprie strutture per ottenere, con mobilitazioni, vertenze e trattative, tale obiettivo. Ricordiamo, peraltro, che più volte la magistratura ha ribadito che chi vince un appalto deve avere una propria autonoma solidità economica per garantire, comunque, la continuità delle retribuzioni.

TRASPARENZA. Il servizio, inoltre, deve essere gestito nella massima trasparenza, per cui ben vengano, innanzitutto a tutela degli alunni diversabili, i controlli su Cooperative e liberi professionisti e che eventuali anomalie siano perseguite con celerità.

Infine, l’assemblea ha sottolineato la necessità di un significativo aumento dei fondi regionali stanziati per questi interventi e ha ribadito la necessità di una discussione pubblica e condivisa rispetto alle Linee Guida su cui si sta lavorando alla Regione Sicilia. Da un lato occorre definire con maggiore chiarezza il percorso di formazione degli operatori, con l’obiettivo di una preparazione adeguata alla complessità dei compiti; dall’altro bisogna prevedere che tutti coloro che hanno lavorato sino ad oggi possano continuare a farlo, senza disperdere quel patrimonio di professionalità che ha garantito finora il servizio nelle nostre Scuole.

ORGANIZZEREMO ASSEMBLEE TERRITORIALI PER ALLARGARE IL DIBATTITO

9 febbraio ASSEMBLEA REGIONALE ASACOM

DIRITTO ALL’ASSISTENZA E ALL’AUTONOMIA PER LE PERSONE DIVERSABILI

DIRITTO A UN LAVORO DIGNITOSO PER GLI OPERATORI

Gli Enti Locali siciliani, con fondi stanziati dall’ARS, garantiscono l’espletamento di alcuni servizi alle persone diversabili che frequentano la scuola e/o l’università. Tali servizi sono articolati in: 1) Trasporto; 2) Assistenza Igienico-Personale; 3) Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione.

Sono gestiti da Cooperative regolarmente accreditate; il terzo servizio viene affidato anche a singoli professionisti, iscritti in un apposito albo e provvisti di partita IVA.

In premessa, va rilevato che l’irregolare erogazione dei fondi in più occasioni non ha garantito la dovuta continuità degli interventi. È come se per le persone diversabili il diritto allo studio non debba rispettare i calendari scolastici.

Meno diritti per le persone diversabili, ma anche minori diritti per i lavoratori

I COBAS si battono per una reale integrazione e inclusione delle persone diversabili, che, per essere effettivamente tale, necessita di stanziamenti congruenti e regolari e di personale, in particolare per quanto riguarda l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, adeguatamente formato e stabile.

Secondo l’articolo 13, comma 3, della Legge n. 104/1992: “Nelle scuole di ogni ordine e grado, [c’è] l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati”.

Secondo il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 gli Enti Locali provvedono ad assicurare “gli interventi necessari per garantire l’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, inclusa l’assegnazione del personale […] il PEI […] è elaborato e approvato dal Consiglio di Classe con la partecipazione […] delle figure professionali specifiche interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe”.

Purtroppo, nonostante una normativa sufficientemente chiara, permangono ombre e difficoltà.

Rispetto agli operatori ASACOM manca innanzitutto una definizione professionale nazionale della figura (titolo di studio, percorso di approfondimento/specializzazione). Nell’ottica di qualificare ulteriormente tali operatori questo è il primo problema da risolvere.

Il problema fondamentale è, però, quello della organizzazione dei servizi. Affidarli, nella maggior parte dei casi, alle Cooperative confligge, infatti, con una giusta esigenza di efficacia, efficienza ed economicità.

Pertanto, come Organizzazione Sindacale ci si sta adoperando su una rivendicazione composta da due livelli da condurre parallelamente: il primo è quello del riconoscimento dei diritti fondamentali degli Assistenti (sia che lavorino in regime di lavoro subordinato che di libera professione) per garantire condizioni lavorative dignitose e in linea con le Professionalità che prestano in servizio, mentre il secondo è quello dell’internalizzazione del servizio che rappresenta la condizione fondamentale affinché l’Assistenza possa considerarsi parte integrante nel processo di inclusione delle Persone con Disabilità.

Nell’immediato, quindi, i COBAS si battono perché:

– per tutti i lavoratori delle Cooperative sia integralmente applicato il CCNL di categoria (sia rispetto ai diritti, che al salario). Per fare un solo esempio rispetto ai tanti diritti negati, basta ricordare che diverse Cooperative non pagano gli operatori quando l’alunno è assente, applicando, così, il modo di procedere tipico delle Agenzie Interinali;

– la procedura di accreditamento delle Cooperative rispetti il codice europeo degli appalti, le richieste dell’ANAC e quanto stabilito con la sentenza 2052 del 20.08.2018 del Consiglio di Stato;

– vengano tutelati gli assistenti con anzianità di servizio in ordine all’ingresso dei nuovi operatori, applicando norme unitarie sull’attribuzione degli alunni.

– ogni operatore ASACOM possa scegliere liberamente se prestare il proprio lavoro all’interno di una Cooperativa o individualmente (partita IVA) ottenendo in ogni caso un regime lavorativo garantito e tutelato.

Se le proposte possono andar bene nel breve periodo, l’obiettivo finale, così come è avvenuto per le cooperative di pulizie nelle scuole, non può che essere quello dell’internalizzazione di tutti i servizi, che garantirebbe un’organizzazione più coerente del lavoro e un risparmio per le pubbliche Amministrazioni. L’internalizzazione può avvenire sia all’interno degli Enti Locali, anche attraverso la costituzione di Società in house, che all’interno del MIUR, prevedendo anche dei criteri specifici che tengano conto sia dell’anzianità di servizio che delle specializzazioni/titoli accademici fin qui maturati dagli Operatori del settore.

Infine, a conferma della “praticabilità” di una tale prospettiva, va ricordato che l’ANAC ha ribadito che i servizi ad personam si configurano come mere prestazioni e andrebbero affidati ai singoli operatori.

Per garantire migliori servizi ai diversabili e maggiori diritti ai lavoratori i COBAS invitano operatori e famiglie a un

INCONTRO REGIONALE

domenica 9 febbraio ore 10.00 – 13.00

a Caltanissetta presso la sede COBAS di piazza Trento n. 35

LEGGE DI STABILITÀ APPROVATA. Assunti tutti i collaboratori scolastici ex Coop

APPROVATA LA LEGGE DI STABILITÀ

FINALMENTE INTERNALIZZATI A PALERMO TUTTI I COLLABORATORI SCOLASTICI EX COOP

Quando, nel settembre 2018, insieme ai lavoratori licenziati, riprendemmo la mobilitazione per internalizzare tutti coloro che da anni lavoravano come collaboratori scolastici nelle scuole statali palermitane, sapevamo che la strada non sarebbe stata facile.

Ma nello stesso tempo non potevamo accettare la situazione paradossale che vedeva coloro che avevano superato un concorso perdere il posto su cui già lavoravano da parecchi anni.

Nel successivo ottobre, in un incontro con l’allora sottosegretario MIUR Giuliano, facemmo notare l’incoerenza riscontrabile tra il costo per le convenzioni con le Coop palermitane (fino a 20 milioni di euro l’anno) e il finanziamento per l’internalizzazione del servizio con meno di 9mln. Era chiaro che questo taglio sarebbe gravato solo sui lavoratori che in oltre 150 si ritrovavano licenziati dal 31 agosto 2018, mentre solo 305 erano assunti. Chiedemmo quindi al MIUR e al governo di reperire le ulteriori risorse necessarie all’internalizzazione di tutti, visto che – per altro – si stava anche internalizzando tutto il servizio di pulizia delle scuole attraverso una procedura di assunzione del personale ricalcata su quella palermitana.

Dopo le manifestazioni a Palermo e a Roma, dopo gli incontri con Prefettura, Comune, Città metropolitana e Regione, dopo i confronti con MIUR, Governo e Commissioni parlamentari, dopo l’o.d.g. 9/1334-B/99, dell’on. Casa, approvato dalla Camera già a fine 2018, e i diversi emendamenti presentati, finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo posti: la legge di bilancio appena approvata ha stanziato le ulteriori risorse necessarie all’assunzione di coloro che hanno superato il concorso bandito col DDG n. 500/2018.

Come sempre, abbiamo atteso l’approvazione definitiva della legge prima di esprimere la nostra soddisfazione per la fine del calvario di tutti i collaboratori scolastici delle Cooperative palermitane, ingiustamente licenziati il 31 agosto 2018.

Come sempre, abbiamo voluto avere la certezza che il lavoro portato avanti, con determinazione e tenacia coi lavoratori e con quei parlamentari che fin dall’inizio hanno creduto nelle nostre ragioni, si completasse definitivamente.

Adesso è legge dello Stato il nostro obiettivo: «Per l’immissione in ruolo dei soggetti che hanno superato la selezione di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, non ancora assunti alle dipendenze dello Stato, è stanziato l’ulteriore importo di 1,135 milioni di euro per l’anno 2020 e di 3,405 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021. Al medesimo fine, l’organico dei collaboratori scolastici presso l’ufficio scolastico della Regione siciliana è aumentato di 119 unità».

Così, dal 1° settembre 2020, anche chi era stato ingiustamente licenziato, pur avendo superato il concorso, sarà assunto dal MIUR e finalmente potrà riprendere il lavoro che per anni aveva già svolto nelle scuole palermitane.

Consideriamo questo come un ulteriore passo verso l’internalizzazione di tutti i servizi scolastici e la stabilizzazione di tutti i precari impegnati nella Scuola.

APPROVATO IL “DECRETO SCUOLA” – INTERNALIZZATI ALTRI 45 COLLABORATORI SCOLASTICI

IL “DECRETO SCUOLA” È APPROVATO

FINALMENTE PROSEGUE LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE PALERMITANE

Abbiamo atteso l’approvazione definitiva del “Decreto Scuola” prima di esprimere la nostra soddisfazione per la fine del calvario di altri 45 collaboratori scolastici delle Cooperative della provincia di Palermo, ingiustamente licenziati dal 31 agosto 2018.

Abbiamo atteso perché, dopo l’internalizzazione dei primi 305 collaboratori scolastici, questi ulteriori sedici mesi sono trascorsi tra incertezze e obiettivi svaniti. Dopo le mobilitazioni locali e nazionali dello scorso inverno e gli incontri realizzati in numerose sedi istituzionali, abbiamo voluto avere la certezza che il lavoro portato avanti, con determinazione e tenacia coi lavoratori e con quei parlamentari che fin dall’inizio hanno creduto nelle nostre ragioni, si completasse definitivamente.

Infatti, il decreto appena convertito, oltre a sbloccare finalmente la tanto attesa internalizzazione per tutti gli ex LSU e gli “appalti storici”, prevede anche cheA decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 è autorizzato lo scorrimento della graduatoria della procedura selettiva di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, per la copertura di ulteriori 45 posti di collaboratore scolastico. Dalla medesima data è disposto il disaccantonamento di un numero corrispondente di posti nella dotazione organica del personale collaboratore scolastico della provincia di Palermo”.

Così, dal 1° settembre 2020, altri 45 lavoratori, ingiustamente licenziati il 31 agosto 2018, saranno internalizzati dal MIUR e – finalmente – potranno riprendere il lavoro che per anni avevano già svolto nelle scuole palermitane.

Adesso attendiamo l’approvazione della Legge di Bilancio per vedere completata l’internalizzazione di tutti i collaboratori scolastici che erano dipendenti delle cooperative palermitane e auspichiamo fiduciosi che questo risultato sia un ulteriore passo per la stabilizzazione di tutti i precari impegnati nella Scuola.

ASSISTENZA DISABILI – Incontro con la Città Metropolitana

INCONTRO CON LA CITTÀ METROPOLITANA DI PALERMO

Ieri, 3 dicembre 2019, Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità, abbiamo incontrato i responsabili dell’Ufficio integrazione scolastica e disabilità sensoriale della Città Metropolitana di Palermo per affrontare le criticità che vivono le famiglie, gli/le assistiti/e e chi quotidianamente presta la propria professionalità al servizio degli studenti con disabilità.

Durante l’incontro abbiamo affrontato le problematicità derivanti dall’applicazione del CCNL Cooperative Sociali anche in relazione alle modalità di organizzazione del servizio previste dal bando di accreditamento della Città Metropolitana di Palermo (D.D. n. 275/2019).

Innanzitutto, segnaliamo che durante l’incontro siamo venuti a conoscenza del rischio che a gennaio non sia possibile riavviare il servizio se entro il 15 dicembre la Regione non trasferirà le somme necessarie agli Enti territoriali interessati. Nel prendere atto di quanto comunicatoci abbiamo manifestato perplessità e incredulità ottenendo come risposta la conferma di tale eventualità.
Riteniamo inaccettabile il rischio che migliaia fra famiglie, utenti e lavoratori possano subire l’interruzione di un servizio imprescindibile per la nostra Scuola e ci attiveremo per monitorare la situazione e sollecitare tutti gli interessati affinché non vi sia alcuna interruzione del servizio.

Per quanto riguarda l’Assistenza all’autonomia e alla comunicazione, abbiamo sottolineato le urgenti problematiche da risolvere, a cominciare da:

•​ l’inquadramento della figura dell’Assistente;

•​ le riduzioni della retribuzione a causa della mancata frequenza dell’alunno (visto che non so tiene conto di tutte quelle altre attività necessarie all’integrazione che si potrebbero svolgere in assenza dell’alunno come programmazioni, preparazione dei materiali didattici, dei progetti, ecc.);

•​ l’assenza di garanzia della continuità lavorativa e della retribuzione per le/gli assistenti che dovessero essere sostituite/i per impreviste ed eccezionali esigenze su richiesta della famiglia, senza che sia previsto – a tutela del/la dipendente – l’affidamento di altro incarico e oppure il coinvolgimento delle OO.SS;

•​ un sistema di rilevazione delle presenze e le sue modalità di utilizzazione non concordate con le OO.SS., come invece previsto dalla L. n. 300/1970.

Abbiamo, inoltre, ribadito la necessità di:

•​ attivare il servizio dal primo giorno di scuola fino al termine delle attività didattiche;

•​ definire il monte ore settimanale di assistenza in sede di GLHO con un numero di ore minimo garantito;

•​ stabilire il diritto di precedenza nelle assunzioni delle Cooperative per gli Operatori con maggiore anzianità di servizio maturata;

• ​modalità di risoluzione concordate tra Cooperative e OO.SS. delle eventuali criticità quotidiane del servizio;

•​ formazione continua degli Operatori a totale carico delle Società Cooperative.

Inoltre, abbiamo fatto presente la nostra contrarietà alla richiesta (a nostro parere illegittima) della Città Metropolitana di Palermo, della nomina degli Amministratori di Sostegno per la prosecuzione del servizio di Assistenza per gli studenti divenuti maggiorenni, ritenendo sufficiente l’indicazione prevista all’interno del gruppo misto.

Per quanto riguarda l’Assistenza igienico-personale, abbiamo espresso la nostra preoccupazione per la confusa situazione venutasi a creare sulla prosecuzione del servizio, sia per i danni alle famiglie, a cui verrebbero a mancare quegli Assistenti che da anni permettono ai loro figli di frequentare la scuola, sia per le prospettive occupazionali degli stessi Assistenti attualmente occupati, sia per i collaboratori scolastici che si vedrebbero, loro malgrado, addossare compiti e responsabilità improprie per le loro mansioni, visto che il D.lgs. n. 66/2017 non aggiunge nulla al vigente CCNL Scuola e fa salve le competenze delle Regioni a Statuto Speciale in tale ambito. In tale contesto assicuriamo ogni sforzo per recuperare i posti degli assistenti cancellati scaricando il servizio sui collaboratori scolastici. Inoltre, abbiamo sollecitato che la sostituzione degli Assistenti igienico-personali venga comunque garantita per le uscite didattiche non facendo ricadere in toto l’onere della sostituzione in capo alle Cooperative.

Abbiamo concluso l’incontro prevedendo ulteriori futuri confronti e ribadendo la richiesta di convocare un tavolo tecnico tra le parti istituzionali, datoriali e sindacali per giungere ad una soluzione celere e concordata delle criticità segnalate.

Intanto vigileremo per la ripresa del servizio a gennaio e lavoreremo affinché le Linee Guida tengano conto delle nostre osservazioni.

Audizione ARS su assistenza igienico-personale

Oggi 27.11.2019 presso la V Commissione Istruzione e formazione del Parlamento Regionale Siciliano si è svolta l’audizione che aveva come punto all’ordine del giorno il servizio erogato dagli assistenti igienico personali. Abbiamo ribadito la bontà del servizio erogato dai lavoratori e la specificità esclusiva propria degli assistenti igienico personali che in nessun caso può confondersi con l’assistenza di base erogata dai collaboratori scolastici. 

Oltretutto il riferimento al d.lgs. n. 66/2017 (ora d.lgs. n. 96/2019) non interviene sulla normativa a statuto speciale della Regione Sicilia come previsto dall’art. 17 dello stesso decreto. Pertanto, non essendoci vincoli di bilancio che possono in alcun modo limitare l’esercizio del diritto allo studio degli alunni disabili, nell’occasione si è ribadito in modo perentorio la necessità di garantire i livelli occupazionali e il servizio reso dagli assistenti igienico personali, indipendentemente dal parere non vincolante che esprimerà il CGA e a cui si vorrebbe attenere l’Assessorato alla famiglia e ai servizi sociali della Regione. 

In attesa della emanazione delle Linee Guida da parte dello stesso Assessorato, preannunciato già da tempo e che dovrebbe pervenire entro i prossimi 15 giorni, volte ad armonizzare su tutto il territorio regionale i servizi specialistici, sia igienico personale che alla autonomia e comunicazione, garantiamo ogni nostro supporto alle istanze legittime dei lavoratori e delle famiglie coinvolte in una gestione miope ed emergenziale che invece necessiterebbe di una programmazione lungimirante e continua da parte della Regione Sicilia. 

ASSISTENTI AUTONOMIA E COMUNICAZIONE

Sì è svolta il 20 novembre 2019 la prima assemblea pubblica COBAS Assistenti Autonomia e Comunicazione che operano nelle scuole della Città metropolitana di Palermo e dei Comuni della Provincia.
Dal dibattito è emerso il profondo disagio che lavoratrici e lavoratori vivono quotidianamente nelle nostre Scuola a partire dai problemi legati alla illegittima applicazione del CCNL Coop Sociali.
Le problematiche della categoria sono ormai da diversi anni sempre le stesse:

  1. contratti di lavoro di breve durata con rinnovi che talune volte hanno cadenza addirittura mensile (nonostante il servizio debba essere erogato per legge per l’intero anno scolastico senza vincoli di bilancio);
  2. livelli di inquadramento che in alcuni casi risultano essere diversi e più bassi rispetto a quanto riportato sul CCNL di categoria;
  3. mancata sussistenza del diritto alla retribuzione in caso di assenza dell’assistito con gli eventuali recuperi orari spesso impraticabili;
  4. completa assenza di meccanismi di continuità e di tutela della forza lavoro la cui sostituzione può avvenire arbitrariamente e anche in assenza di gravi e comprovati motivi;
  5. mancata erogazione da parte di alcune Cooperative dell’una-tantum prevista nel rinnovo contrattuale dello scorso maggio.

Ulteriore elemento di instabilità della categoria è la mancata pubblicazione delle Linee Guida che omogeinizzino le procedure di affidamento e organizzazione dell’Assistenza sul territorio regionale così come le continue pressioni per l’abbassamento qualitativo del servizio.
Tutte storture i cui danni, oltre che sugli assistenti, ricadono sugli assistiti con disabilità e le loro rispettive famiglie.
Dalla riunione è quindi emersa una marcata frustrazione per le condizioni in cui versa da anni la categoria degli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione, ma allo stesso modo abbiamo ricevuto diverse istanze e proposte che ci hanno fatto comprendere come la categoria sia pronta a fare valere i propri diritti dopo anni di torpore.
Dopo aver già richiesto urgenti incontri con la Città Metropolitana, l’Ispettorato del Lavoro e le Cooperative operanti nel settore per la Provincia di Palermo, i Cobas per l’Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione intendono proseguire con energia un percorso volto al definitivo miglioramento delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, convinti che tale evoluzione non sia più procastinabile.