2 DICEMBRE 2022 SCIOPERO GENERALE UNITARIO DI TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE
Venerdì 2 dicembre 2022 tutte le organizzazioni del sindacalismo di base italiane hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale. Sono interessati tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti. Lo sciopero è proclamato
PER:
1. Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.
2. Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora.
3. Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti.
4. Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
5. Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati.
6. Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori.
7. Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro.
8. Fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati.
9. Difesa del diritto di sciopero. Riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.
10. Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorrere a nucleare e rigassificatori.
11. L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
CONTRO:
A. Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DdL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori.
B. L’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori.
C. La guerra e l’economia di guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori.
D. L’attacco reazionario del governo Meloni ai diritti e alle agibilità democratiche, alla criminalizzazione dei migranti e all’ulteriore inasprimento della repressione del conflitto sociale e sindacale, con l’introduzione del reato di “occupazione abusiva e raduni illegali”.
Durante la giornata di venerdì 2 dicembre si terranno numerose manifestazioni regionali e provinciali
A PALERMO CONCENTRAMENTO E MANIFESTAZIONE ORE 9:00 PIAZZA VITTORIO EMANUELE ORLANDO (Tribunale)
CONFEDERAZIONE COBAS; CIB-UNICOBAS; COBAS SARDEGNA; CUB; SGB; SICOBAS; USB; USI-CIT; ADL VARESE
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