L’ennesimo attacco alle condizioni di vita dei settori sociali più deboli assieme ad un ulteriore stanziamento di risorse verso il mondo delle grandi imprese e della rendita
Il 28 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri (CdM) ha approvato disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per il 2022 e il bilancio per il triennio 2022-2024. Il 10 novembre 2021, la presidenza del Consiglio ha pubblicato una nuovo testodi detto ddl, senza farla approvare in CdM. La nuova bozza modifica alcune parti del testo precedente e lo integra di 34 nuovi articoli.
Il ddl deve passare all’esame del Senato (dal 16 novembre) e della Camera dove ci sarà l’approvazione finale. Tutto ciò sarà successivo all’approvazione del Decreto fiscale collegato alla manovra. La scadenza per effettuare questi passaggi è il 31 dicembre 2021 in quanto il testo dovrà entrare in vigore dal 1 gennaio 2022.
Il ritardo del passaggio alle Camere (inizialmente previsto per il 2 novembre) imporrà tempi serrati alla discussione parlamentare facilitandone l’approvazione con poche modifiche.
Secondo il governo, la legge di Bilancio 2022, articolata in diversi interventi, punta a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia italiana.
In realtà siamo di fronte alla solita sequela di provvedimenti sparpagliata in tutti i settori (editoria, cultura, turismo, imprese, ricerca, energia…), distribuendo a chi più già possiede e trascurando i bisogni delle asce più povere.
Di seguito svariati contenuti della legge di bilancio con i nostri commenti.
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