Nella difficile congiuntura in cui si trova il Paese e di riflesso la scuola, come Cobas abbiamo sostenuto e sosteniamo la riapertura delle scuole superiori almeno al 50%, percentuale che deve progressivamente crescere per restituire agli studenti e alle studentesse un diritto all’istruzione di cui sono stati privati già troppo a lungo. Crediamo anche però che le scuole debbano impegnarsi, da subito, a migliorare le condizioni di sicurezza affinché lavoratori/trici e studenti/esse possano vivere gli spazi scolastici con maggiore tranquillità.
Nello stesso tempo continuiamo a batterci per ottenere il potenziamento dei trasporti, il medico scolastico, la riduzione del numero di alunni per classe e conseguentemente un piano straordinario di assunzioni, ma crediamo che la battaglia per la sicurezza, a meno che non voglia essere un alibi per tenere le scuole chiuse fino a fine pandemia, debba essere combattuta soprattutto dentro le scuole.
Per questo abbiamo elaborato un modello di delibera da portare nei Consigli di Istituto finalizzata all’acquisto di dispositivi di protezione, acquisti che sono più che possibili, visto che nelle scuole, e in particolare in quelle di secondo grado, esistono consistenti avanzi di amministrazione che si sono accumulati negli anni; le scuole spesso negano questa realtà e portano avanti la falsa narrazione secondo la quale “le scuole non hanno i soldi nemmeno per la carta igienica”, continuando così a premere affinché i genitori versino il contributo “volontario”. Un’amministrazione pubblica non è virtuosa se risparmia molto (non è un’azienda che deve fare utili da reinvestire); una scuola pubblica è virtuosa se spende bene la maggior parte dei soldi che ha a disposizione perché il suo compito è quello di innalzare il più possibile la qualità dell’offerta per i suoi giovani cittadini.
Il Covid rende ancora più drammatica questa situazione: mentre i soldi delle scuole giacciono in banca, non si acquistano dispositivi che potrebbero rendere la scuola più sicura.
Proponiamo dunque questa delibera, con la raccomandazione che essa deve essere adattata puntualmente alla realtà della singola istituzione scolastica.
Per districarsi nel bilancio scolastico ed individuare l’avanzo di amministrazione utilizzabile per gli acquisti, si rinvia alla “Guida critica al bilancio scolastico” che i Cobas hanno messo a punto da diversi anni (alcune diciture sono cambiate in seguito alla riforma della contabilità, ma la sostanza non cambia e la guida è in grado di guidare alla lettura del bilancio della propria scuola).
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