Lo scorso 28 aprile, in tutti gli istituti scolastici italiani si sono tenute le elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione – C.S.P.I. Il 20 febbraio 2015 il Consiglio di Stato ha, infatti, imposto al MIUR di ripristinare l’elezione diretta del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, un organo che (con il nome di Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) ha avuto fino alla metà degli anni ’90 un ruolo rilevante nel definire gli orientamenti – pur come organo consultivo – della scuola pubblica, pronunciandosi sui provvedimenti più importanti, ministeriali e governativi, che la riguardavano. Esso era formato da rappresentanti di tutte le componenti della scuola e le elezioni avevano come obiettivo sia la scelta dei docenti, Ata e presidi che ne dovevano far parte, sia la misura della rappresentatività nazionale dei vari sindacati, con i relativi diritti assegnati a chi superava il 5% di voti.
Quindi dopo la faticosa, complessa e soprattutto impari campagna elettorale per il rinnovo delle RSU, conclusasi poco più di due mesi fa, ci siamo cimentati in una nuova “competizione” elettorale nella quale abbiamo presentato liste COBAS in tutte le componenti: ATA, Docenti di tutti gli ordini di scuola e Dirigenti Scolastici.
Alle ultime elezioni RSU, esclusivamente con la pura militanza e senza alcun diritto di ASSEMBLEA (e quindi penalizzati nel trovare candidati nelle singole scuole), il risultato è stato eccellente perché a Palermo superiamo abbondantemente quel 5% di media tra voti ed iscritti che la “Legge Bassanini” prevede per ottenere la rappresentatività sindacale, ma le norme capestro prevedono che tale media debba esistere sull’intero territorio italiano.
Ora con le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si è tenuto, per la prima volta dopo 19 anni, il primo test con liste nazionali dal quale si può desumere quale sia la “reale ed effettiva” rappresentatività nazionale e territoriale delle diverse Organizzazioni Sindacali.
Anche per questa tornata elettorale abbiamo dovuto “combattere” per poter svolgere riunioni nei luoghi di lavoro in orario di servizio (prerogativa di tutte le altre sigle sindacali), e solo per l’ultima settimana di campagna elettorale siamo riusciti ad ottenere dal MIUR tale diritto. Ciononostante a Palermo abbiamo ottenuto risultati eccezionali: siamo i primi nella scuola superiore (28.7%) e secondi per pochi voti nella scuola media (18.5%) e complessivamente risultiamo la terza forza sindacale dopo CISL e CGIL.
Totale VOTI elezioni CSPI 2015 – PALERMO
LISTE |
VOTI |
% |
CISL |
2.576 |
19.42% |
CGIL |
2.381 |
17.95% |
COBAS |
1.649 |
12.43% |
UCIIM |
1.205 |
9.08% |
UIL |
1.098 |
8.28% |
ANIEF |
1.014 |
7,64% |
GILDA |
895 |
6.75% |
SNALS |
677 |
5.10% |
ACLIS |
453 |
3.41% |
SNADIR |
406 |
3.06% |
UNICOBAS |
171 |
1.29% |
USB |
72 |
0.54% |
ALTRI |
670 |
5.05% |
In Sicilia siamo complessivamente secondi nelle scuole superiori (12.5%) e quinti nelle medie (9%).
La connessione tra la percentuale raggiunta dalle diverse Organizzazioni Sindacali e la loro rappresentatività nazionale non ci sarà nell’immediato, (perché ora essa è stata determinata incredibilmente dalle elezioni RSU “scuola per scuola”), ma per noi COBAS questo risultato rappresenta la dimostrazione inconfutabile del nostro peso e ruolo nella categoria e ci consentirà di aprire un contenzioso politico, sindacale e giuridico, nazionale e regionale (dove superiamo il 6%) per ottenere finalmente la restituzione dei diritti sindacali fondamentali.
Però, da domani – pur rappresentando una parte significativa di docenti e ATA (rammentiamo che con l’Italicum basta il 3% per entrare in parlamento) – a noi COBAS cercheranno di non consentire alcuna agibilità sindacale e, soprattutto il DIRITTO di ASSEMBLEA nei luoghi di LAVORO.
Grazie a tutte le colleghe e a tutti i colleghi per il grande riconoscimento che hanno dato ai Cobas, proseguiamo insieme la lotta per il ritiro del nefasto DdL Renzi contro la Scuola Pubblica.
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