Venerdì 6 febbraio abbiamo completato il lavoro della presentazione delle liste per le elezioni Rsu.
Come sempre, l’antidemocratica mancanza del diritto di assemblea, degli essenziali diritti sindacali, insomma la mancanza di par condicio con le altre organizzazioni sindacali, ha reso complesso trovare candidati in tutte le scuole.
Inoltre, in questa occasione abbiamo anche registrato il consolidarsi di una tendenza in atto da tempo: docenti e Ata sempre meno attenti alle nefaste trasformazioni della scuola, meno disponibili al conflitto e alla partecipazione, in molti casi addirittura attivi nelle trasformazioni aziendalistiche della scuola, in particolare in competizione per la spartizione (o meglio per la concentrazione) delle risorse sempre più esigue del FIS.
Così, la motivazione più diffusa dell’indisponibilità a candidarsi, soprattutto di alcune Rsu storiche, è stata: “non voglio rappresentare colleghi di cui non ho stima”. Naturalmente, questa mutazione genetica incide più pesantemente sulle Rsu Cobas perché assumono posizioni più conflittuali.
Ma tale posizione, pur comprensibile, non è condivisibile. Infatti, non si tratta di rappresentare quella parte di colleghi che non si schierano o che addirittura collaborano al ridisegno privatistico della Scuola con presidi-padroncini che vorrebbe valutarci, allievi e allieve misurati con improbabili quiz, ma piuttosto di dare sempre più forza e visibilità a quell’idea di Scuola Pubblica per tutti, di cui parla la Costituzione, e che come Cobas portiamo avanti.
E poi le Rsu sono anche uno strumento per far circolare dentro le scuole le idee e le mobilitazioni conflittuali dei Cobas, l’unico strumento che ci permette di partecipare alle assemblee.
E comunque, nonostante tutte queste difficoltà, il risultato della presentazione delle liste è stato decisamente positivo: a Palermo abbiamo presentato le liste in quasi la metà delle scuole, abbiamo ampiamente superato di oltre il 10% il dato del 2012, a fronte di una riduzione di circa il 20% di scuole a causa degli “accorpamenti” di questi ultimi anni.
E questo solo attraverso il volontario e gratuito impegno di tanti, senza personale distaccato e senza i diritti che hanno i nostri “competitori”.
Per questo vogliamo ringraziare tutti i candidati e tutte le candidate, sia le RSU “storiche” che hanno deciso di candidarsi di nuovo, sia coloro che affrontano per la prima volta questo compito.
Ringraziamo anche tutti coloro che fanno parte delle Commissioni elettorali e chi formerà i seggi, senza il loro impegno non sono materialmente possibili le elezioni.
Adesso si tratta di organizzare la comunicazione per far votare il più possibile le liste Cobas, per cui invitiamo tutti a lavorare nelle proprie scuole, a “tampinare” i colleghi per far votare le liste e i candidati Cobas.
Nelle scuole in cui non fosse presente la lista Cobas invitiamo a non votare per contribuire, anche in questo modo, a innalzare comunque la nostra percentuale complessiva nazionale.
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