Proprio In questi giorni il MIUR e tutte le amministrazioni scolastiche decentrate (gli uffici scolasti regionali, gli uffici provinciali, i dirigenti scolastici) sono al lavoro per la formazione delle classi e la determinazione degli organici del personale scolastico.
È forte il rischio che, come già in passato, in nome dell’imperante ideologia di riduzione dei servizi sociali pubblici e per realizzare insignificanti ed irrazionali economie di spesa, i parametri imprescindibili di sicurezza e salute per la formazione delle classi vengano sottostimati se non addirittura completamente ignorati.
Questo, alla luce degli sprechi, delle malversazioni, dei faraonici budget di spesa per opere inutili quando non dannose a cui la cattiva politica ci ha abituati, oltre ad essere intollerabile sul piano morale ha come risultato un progressivo e cronico scadimento della qualità del sistema dell’istruzione ed un’inaccettabile condizione di precarietà e di permanente insicurezza.
Le scarsissime risorse destinate in questi anni all’edilizia scolastica sono riuscite a garantire solo un parziale adeguamento delle strutture, lasciandoci vivere, insieme agli alunni, in condizioni precarie e insicure. La disattenzione al problema ci fa temere che le amministrazioni non raggiungeranno mai gli obiettivi fissati dalla L. 23/1996, obiettivi che la Regione dovrebbe comunque programmare e garantire (artt. 4, 5, 6, 7 e 11 L. 23/1996):
– soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule;
– riqualificazione del patrimonio esistente;
– adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene;
– adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola;
– equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico, anche con riferimento agli andamenti demografici;
– disponibilità da parte di ogni scuola di palestre e impianti sportivi di base;
– piena utilizzazione delle strutture scolastiche da parte della collettività.
Per di più, l’inadeguatezza dei locali sta determinando una formazione di classi e sezioni con un numero di alunni incompatibile con la capienza delle aule a disposizione, innalzando così il livello di rischio per gli alunni e il personale scolastico che ne mette a repentaglio la salute e la sicurezza, vanificando nei fatti il ruolo che il DLgs 81/2008 affida alla scuola: essere il luogo privilegiato per promuovere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per questi motivi i Cobas scuola hanno indirizzato a tute le amministrazioni ed uffici competenti un atto di diffida per obbligarle al rigido rispetto ed applicazione della normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per scongiurare la creazione di classi superaffollate e carenza cronica di organici e la drastica riduzione della qualità del servizio scolastico
Invitiamo tutti i lavoratori della scuola a farsi in prima persona garanti del rispetto della normativa sulla salute e sicurezza segnalando ogni abuso ed eccesso che si dovesse verificare a questo riguardo nelle proprie scuole.
Ricordiamo a questo proposito che il superaffollamento delle aule oltre ad aumentare in modo esponenziale la condizione di rischio per alunni e lavoratori nulla garantisce sulla stabilità degli organici all’interno delle singole istituzioni e che semmai lo scadimento della qualità del servizio che inevitabilmente ne consegue determina in modo immediato la riduzione dell’apprezzamento di cui godono all’esterno.
Il testo della diffida da scaricare e far circolare nelle scuole
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