Docenti, personale ATA, studenti e famiglie, con la Didattica a Distanza, hanno mantenuto vivo il dialogo scolastico-educativo. Ma la scuola è un’altra cosa, è relazione, empatia, contatto, non è addestramento e si può fare solo in presenza. Bisogna superare l’emergenza educativa per far sì che in classe gli studenti acquisiscano il sapere necessario per partecipare criticamente ai processi storico-sociali.
Per far ripartire a settembre la scuola in sicurezza occorre:
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Investire risorse per almeno 15 miliardi di euro. Anche sfruttando, soprattutto nel meridione, i fondi strutturali del periodo 2014-2020 ancora non utilizzati
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Ridurre il numero di alunni per classe (max 15)
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Un piano straordinario per l’edilizia scolastica: per ristrutturare i locali in uso (in Italia, l’età media è di oltre 50 anni) e individuarne nuovi, recuperando il patrimonio immobiliare pubblico sfitto e determinando grandi opportunità occupazionali
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Assumere immediatamente tutti i precari, Docenti e ATA, con almeno 36-24 mesi di servizio. Se non verrà fatto a settembre mancheranno circa 200.000 dipendenti
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Dire No alle Linee guida governative per la riapertura della scuola, ai piani Colao, Bianchi e dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) sulla scuola, il cui comune denominatore, figlio dei desiderata di Confindustria è il pieno compimento del processo di gerarchizzazione e aziendalizzazione iniziato con l’autonomia scolastica
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Dire No a qualunque forma di esternalizzazione del lavoro docente e ATA, assumendo a tempo indeterminato tutto il personale che, senza dipendere dal MIUR, lavora nelle scuole per l’assistenza ai disabili, per le pulizie ecc.
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Ridare centralità alle esigenze degli alunni diversabili, tra i più discriminati dalla Didattica a Distanza
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Estendere il tempo pieno in tutte le regioni d’Italia
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Dire No alla distruzione del gruppo classe e alla costituzione di classi omogenee per livello
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Dire No alle ore di 40 minuti
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Dire No al finanziamento delle scuole private
Giovedì 25 giugno 2020 giornata nazionale di mobilitazione per rilanciare la scuola pubblica indetta da Priorità alla Scuola, con manifestazioni in contemporanea in decine di città alle ore 18.00
Gli appuntamenti in Sicilia e i promotori |
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CATANIA piazza Università |
PALERMO piazza Politeama |
SIRACUSA piazza Tempio di Apollo – Largo XXV luglio |
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A Messina appuntamento in piazza Municipio alle 18.00
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