AMAZON E IL LICEO “CARDUCCI-DANTE” DI TRIESTE
Trieste, 9 novembre 2019 – Che la scuola pubblica italiana rincorra da tempo il modello aziendalista è oramai cosa risaputa: competizione per essere riconosciuti come la scuola migliore, vetrine di vario tipo per vendere il “prodotto” scuola; accaparramento di studenti-clienti, tempo scuola ridotto per far lavorare gli studenti nelle ore di lezione. Ovviamente perdendo di mira l’obiettivo principale della scuola pubblica voluta dalla Costituzione: una comunità educante che ha l’obiettivo fondamentale di rimuovere gli ostacoli di carattere personale, economico e sociale, che creano disuguaglianza e impediscono il libero sviluppo della persona umana, attraverso gli strumenti dell’istruzione e della cultura e la promozione del pensiero critico.
Ma come ben sappiamo le/gli studenti e le loro famiglie sono un bacino di consumatori che fa gola a tante aziende.
Cosa è accaduto al Liceo “Carducci – Dante” di Trieste, di recente salito agli onori della cronaca per aver guadagnato il gradino più alto del podio della scuola “migliore”? In questo Liceo il Consiglio di Istituto ha deciso di abbracciare una proposta di Amazon: gli acquisti che studenti e famiglie faranno su Amazon contribuiranno sulla base di una indeterminata percentuale a offrire un portafoglio di crediti virtuali che la scuola poi potrà utilizzare per chiedere, ovviamente sempre ad Amazon, ciò di cui ha bisogno. Marketing allo stato puro: cattura e fidelizzazione del cliente sulla pelle di una scuola sempre più povera di risorse pubbliche e pertanto terra di conquista delle multinazionali. E purtroppo temiamo che il Liceo “Carducci – Dante” di Trieste non sia l’unica scuola ad aver venduto il pacchetto dei propri “clienti” ad Amazon. Come Cobas Scuola Trieste denunciamo l’ennesimo attacco alla scuola pubblica e invitiamo studenti, famiglie e docenti a boicottare questa vergognosa campagna acquisti di Amazon, per non essere complici in questa svendita dei valori e della funzione della scuola pubblica al rapace mondo delle multinazionali.
Per farsi un’idea del modello Amazon, invitiamo a guardare queste inchieste giornalistiche “Dove gli operai sono codici a barre”, “Viaggio dentro il modello di lavoro Amazon“, “Vita da driver“, “Primo Maggio. Stefano, il dipendente Amazon: A questi ritmi più di 5 anni difficile resistere” o “Amazon: cosa c’è dietro a un pacco“
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