Rinnovo RSU: risultato positivo pur in elezioni truccate
Nella valutazione del nostro risultato in queste elezioni RSU della Scuola va fatta una indispensabile premessa: l’attuale meccanismo per determinare la rappresentatività nazionale dei sindacati è un’autentica truffa. In qualsiasi sistema elettorale al mondo, politico o sindacale, per determinarla si vota su liste nazionali e qualsiasi cittadino/a o lavoratore/trice si può esprimere. E così è stato per decenni anche nella scuola italiana fino a quando, per impedire la crescita dei COBAS e del sindacalismo conflittuale, è stata imposta la votazione su liste RSU di scuola per misurare il peso nazionale dei sindacati. Cosicché un lavoratore/trice può votare per un sindacato solo se quel sindacato ha presentato in quella scuola un candidato/a disposto a fare il sindacalista di istituto. È come se nelle elezioni politiche si stabilisse la rappresentanza nazionale dei partiti attraverso elezioni di caseggiato: e non avendo colà un candidato del partito preferito, non si potesse votare per tale partito.
L’unica misurazione vera è quella su liste nazionali e quando è stata fatta, come nelle elezioni del 2015 per il CSPI (Consiglio Superiore Pubblica Istruzione), i COBAS hanno superato agevolmente la fatidica soglia del 5%.
Per giunta, la sottrazione del diritto di assemblea persino durante la campagna elettorale impedisce la ricerca dei candidati, tanto più a chi come i COBAS non ha mestieranti distaccati dal lavoro, e rende ancor più truccato il meccanismo.
È dunque alla luce di queste considerazioni che va valutata la positività del nostro risultato nazionale, anche in confronto alle ultime elezioni RSU del 2015. Allora presentammo 920 liste, stavolta siamo arrivati a 1.190, con un incremento del 30%. Nel 2015 ottenemmo 17.318 voti, oggi, con il 90% delle nostre liste di cui abbiamo i risultati, siamo a 19.226 voti e quindi nel computo totale dovremmo superare agevolmente i 20 mila voti (tanto più che in una trentina di scuole le elezioni verranno ripetute) con un progresso intorno almeno al 18%, ancor più significativo dato l’aumento del numero medio di liste per scuola presentate da tutti i sindacati. Sulle 1.190 scuole, che sono un abbondante “campione” nazionale, i COBAS hanno una media percentuale del 20%; ma non avendo potuto “gareggiare” nelle altre scuole, la nostra media effettiva nazionale si assesterà sul 2.5% totale, con un incremento del 15% rispetto al 2015. E a conforto di questo ragionamento, sta il dato della provincia di Pisa, ove, avendo liste in tutte le scuole, otteniamo un successo straordinario con il 37.2%, lasciando a notevole distanza Cgil (23.4%) e Cisl (15.2%).
Anche per gli eletti/e RSU abbiamo avuto un lusinghiero risultato, passando dai 590 eletti/e del 2015 ad una cifra che, tenendo conto del 15% di scuole mancanti e di quelle in cui si ripeteranno le votazioni, si attesterà almeno intorno ai 650 eletti/e.
Anche nella provincia di Palermo abbiamo ottenuto un positivo risultato, confermando sostanzialmente il dato di tre anni fa, sia in numero di liste presentate (85) sia in numero di voti e RSU elette (1.060 voti con 28 Rsu elette) superando il 10% nella media delle scuole, nonostante la forte presenza, soprattutto nella nostra provincia, di nuove organizzazioni sindacali che sono viste – come i COBAS – alternative al sindacalismo concertativo.
La soddisfazione per questi incrementi in voti ed eletti/e non ci fa però dimenticare che restiamo privi di diritti sindacali fondamentali. E in tal senso, rinnoveremo anche al nuovo governo (che prima o poi si farà) la forte e urgente richiesta, valida per la Scuola e per ogni settore lavorativo, di elezioni su scheda nazionale per determinare la rappresentatività nazionale dei sindacati, e la restituzione dei diritti di assemblea e di propaganda anche per quei sindacati che non dovessero raggiungerla.
Intanto, ringraziamo tutti/e i/le nostri/e iscritti/e e simpatizzanti, i lavoratori e lavoratrici della scuola, i/le precari/e che hanno reso possibile con il loro impegno ed il loro voto questi risultati. Grazie a tutti/e i/le candidati/e: accettando la candidatura hanno permesso di poter votare COBAS ai docenti e agli ATA della loro scuola.
Tutti noi, e soprattutto i/le nostri/e eletti nelle RSU, ne trarremo stimolo e maggior determinazione per portare avanti a livello di scuola le battaglie contro i meccanismi distruttivi, autoritari e talvolta persino illegali della scuola azienda, per la difesa dei diritti del personale docente ed ATA, per redistribuire il FIS in modo più egualitario possibile e per l’esercizio della democrazia sindacale.
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