Come ben sapete una delle norme più contestate e devastanti della Legge 107 è la cosiddetta “chiamata diretta”, che stravolgerà completamente il sistema di reclutamento dei docenti nella singola scuola. Con essa infatti, il dirigente sceglierà direttamente, e a suo unico e insindacabile giudizio dall’ambito territoriale di riferimento, i docenti da far venire nella “sua” scuola con un incarico triennale che potrà o meno confermare alla fine del triennio.
Sindacati Confederali e Snals (la Gilda no), anziché battersi per la cancellazione/abrogazione di tale norma, hanno pensato bene, con l’“ipotesi” di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo siglato l’11 aprile con il MIUR, ad un pseudo-coinvolgimento del Collegio Docenti nella “chiamata diretta”.
Infatti, con tale “ipotesi” (che, tra l’altro, deve ancora essere siglata in modo definitivo) nel meccanismo della “chiamata diretta”, rispetto a quanto previsto dalla normativa della L. 107, viene aggiunto (come si legge nella Mozione che proponiamo), che :
– il dirigente individua fino ad un massimo di 6 criteri/requisiti/indicatori, tra i 18 che sono stati stabiliti nell’ipotesi di CCNI, “da considerare utili ai fini” della scelta dei docenti;
– porta la “sua” proposta all’approvazione/delibera del Collegio Docenti, che può anche modificarla nei criteri, che devono però essere sempre scelti nell’ambito dei 18 predeterminati ;
– se entro 7 giorni, il CdD non si esprime/non delibera la proposta, il dirigente “procede comunque alla individuazione dei requisiti” e alla successiva scelta dei docenti .
Ovviamente quanto “aggiunto” dall’ipotesi non cambia di una virgola la sostanza della “chiamata diretta”, perché ciò che la rende inaccettabile è che sia il dirigente a scegliersi i docenti e la triennalizzazione (precarizzazione) del rapporto di lavoro, e queste restano tutte anche con l’attuale ipotesi. Essa quindi, é più una “foglia di fico” dei sindacati, un ridicolo tentativo di far vedere che fanno qualcosa di utile, un tentativo di coinvolgere i docenti nell’abominio della “chiamata diretta” e far legittimare dal CdD una norma così tanto controversa e contestata .
Noi COBAS invece, vogliamo continuare a batterci contro questa norma (ed altre) della L. 107 perché la “chiamata diretta” sia abrogata. Ci pare quindi che l’unica possibile indicazione da dare ai CdD sui criteri per la chiamata diretta, sia quella di NON FORNIRE/APPROVARE ALCUN CRITERIO e di NON APPROVARE la proposta del Dirigente.
In tal senso, trovate la MOZIONE che proponiamo da portare all’approvazione del CdD, mozione che in coerenza con le nostre lotte e la nostra posizione abrogazionista della norma, in modo articolato e chiaro, esprime la nostra avversione alla chiamata diretta e il rifiuto a deliberare qualsiasi criterio e la proposta del dirigente.
In merito a questa posizione espressa dalla mozione, qualora il dirigente dovesse insistere che sia comunque obbligatorio deliberare dei criteri e che non si possa decidere la non approvazione, ribadite che non è assolutamente così: è infatti la stessa “ipotesi” di contratto che prevede (come sopra riportato e come leggerete nella Mozione) che “il Collegio non si esprima” e che in tal caso il dirigente “proceda comunque all’individuazione dei requisiti”.
Infine, quanto all’atteggiamento che terranno i dirigenti nei confronti della Mozione, si tenga presente che :
– i dirigenti non hanno l’obbligo per legge di effettuare la “chiamata diretta”, visto che la L.107 stessa prevede che “in caso di inerzia dei presidi, sia l’USR ad assegnare i posti in base al punteggio” ;
– anche qualche organizzazione dei dirigenti ha dato l’indicazione di non fare alcuna “chiamata diretta”.
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SCHEMA di MOZIONE dei COBAS Scuola
sui requisiti per la chiamata diretta dei docenti dall’ambito territoriale per incarico triennale su scuola
Vista la convocazione del Collegio dei Docenti al fine di individuare il numero e la specifica dei requisiti tra quelli di cui all’allegato A della “ipotesi” di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sul passaggio da ambito territoriale a scuola per l’a.s. 2017/2018, ai sensi dell’articolo 1, commi 79 e successivi, della legge 13 luglio 2015, n. 107;
Vista la Legge n. 107 del 13 luglio 2015 ed in particolare i commi 79, 80, 81 e 82 dell’art. 1 nei quali si prevede, tra l’altro, che, “… il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento …”, che “… l’incarico ha durata triennale ed è rinnovato purché in coerenza con il piano dell’offerta formativa …” e che “… l’incarico è assegnato dal dirigente scolastico e si perfeziona con l’accettazione del docente. Il docente che riceva più proposte di incarico opta tra quelle ricevute. L’ufficio scolastico regionale provvede al conferimento degli incarichi ai docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e comunque in caso di inerzia del dirigente scolastico”;
Visto l’allegato alla “ipotesi” di CCNI (non ancora “perfezionata”) che al punto 3 prevede: “Il dirigente scolastico formula la proposta di passaggio da ambito a scuola in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa. A tal fine il dirigente, previa deliberazione del collegio dei docenti su proposta del dirigente medesimo, individua sino a un massimo di sei titoli ed esperienze specifiche tra quelle di cui all’allegato A, per ciascun posto vacante e disponibile, ovvero per gruppi di posti, in coerenza con il PTOF e il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica. Qualora il collegio dei docenti correttamente convocato non si esprima entro 7 giorni dalla data prevista, il dirigente scolastico procede comunque all’individuazione dei requisiti e alla pubblicazione dell’avviso, nel rispetto dei termini previsti a livello nazionale”.
Vista la nota MIUR del 19 aprile 2017, prot. n. 16977 con la quale si comunica che l’ipotesi di CCNI “introduce la necessità di una deliberazione del Collegio dei docenti, su proposta del Dirigente scolastico, sul numero e la specifica dei requisiti da considerare utili ai fini dell’esame comparativo delle candidature dei docenti titolari su ambito territoriale” e comunica i termini entro i quali devono essere convocati i Collegi dei Docenti dei diversi gradi di istruzione;
il Collegio dei Docenti del _____________________ di __________________________
non condivide il sistema di mobilità con gli incarichi triennali delle/dei docenti, per chiamata diretta, da parte del preside (e ne chiede la abrogazione);
e ritiene, invece,
che la mobilità debba essere gestita esclusivamente con titolarità su scuola e secondo il relativo punteggio, eliminando la chiamata diretta e gli incarichi triennali decisi dal preside, garantendo la continuità della titolarità a tutte/i le/i docenti.
Ciò premesso, il Collegio dei Docenti in data ____________
DELIBERA
di NON APPROVARE ALCUN REQUISITO per la cosiddetta chiamata diretta e di NON APPROVARE la proposta del Dirigente Scolastico sul numero e la specifica dei requisiti da considerare utili ai fini dell’esame comparativo delle candidature dei docenti titolari su ambito territoriale.
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