S.O.S. SCUOLA
Per fermare il piano programmatico
di distruzione della scuola pubblica statale
i Cobas indicono lo sciopero della scuola
nei giorni degli scrutini il 14 e 15 di giugno
Siamo sempre più indignati per:
– la continua devastazione della SCUOLA PUBBLICA: la Gelmini e il governo continuano con i tagli del personale, di ore, di materie d’insegnamento, di finanziamenti alle scuole statali che invece aumentano per le scuole paritarie;
– le recenti dichiarazioni su ulteriori tagli al sostegno derivanti dall’affidamento in “custodia” degli alunni disabili ai privati, con conseguente aggravio di spese per le famiglie e perdite di posti;
– le intimidazioni previste nella proposta di Garagnani che sanzionerebbe, sospendendo per tre mesi, quei docenti rei di fare ”propaganda politica o ideologica” nelle scuole, perché propongono agli alunni teorie, concetti o autori non graditi al pensiero dominante;
– la riduzione della scuola dei saperi a scuola dei quiz. Il Governo vuole studenti ignoranti, incapaci di letture critiche e autonome della realtà. La Gelmini vuole introdurre i test INVALSI anche negli esami di maturità;
– l’impoverimento delle retribuzioni di docenti e ata con il blocco contrattuale e degli scatti di carriera, con la complicità attiva dei sindacati concertativi;
– il tentativo di dividere i lavoratori attraverso la valutazione del presunto “merito” e l’attribuzione dei “premi” voluti da Brunetta;
– il reiterato tentativo di cancellare, con l’art. 9 del decreto per lo sviluppo, il diritto dei precari di veder riconosciuto il contratto a tempo indeterminato dopo tre anni di servizio, così come sancito dalle direttive europee e riconosciuto dai tribunali di Siena e Livorno.
Dopo le proteste contro le prove INVALSI,
docenti, genitori e studenti continuiamo a opporci al degrado della Scuola partecipando allo
sciopero durante gli scrutini il 14 e 15 giugno
IL TELEX DEL MIUR SULLO SCIOPERO
VOLANTINO SULLO SCIOPERO DA STAMPARE E DIFFONDERE
DIFFIDA AI DIRIGENTI SULL’ILLEGITTIMO ANTICIPO DEGLI SCRUTINI PRIMA DEL TERMINE DELLE LEZIONI
la nostra lotta si inserisce in una più vasta difesa dei beni comuni, degli elementi fondanti e collettivi della vita associata, che avrà una tappa decisiva nei due giorni precedenti, quando gli italiani/e saranno chiamati a votare per difendere l’acqua pubblica ed evitare la catastrofica introduzione dell’energia nucleare nel nostro Paese. Facciamo appello ai docenti ed Ata, oltre che ai genitori, e agli studenti che ne hanno la facoltà, affinché il 12-13 giugno vadano a votare SI alla acqua pubblica, all’energia pulita e alla difesa dell’ambiente e perché poi il 14 giugno siano con noi davanti al MIUR per difendere quell’altro grande e decisivo bene comune che è l’istruzione pubblica, sperando di poter anche festeggiare insieme il risultato referendario.
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