Il CORSO è utile all’assolvimento del diritto-dovere di formazione ex art. 36 CCNL 2024 e dell’obbligo di formazione ex art. 1, comma 124, l. n. 107/2015
TI CONCEDO RIFUGIO. I GRANT YOU REFUGE Mostra fotografica a cura di Paolo Patruno
INAUGURAZIONE giovedì 4 dicembre ore 17.00 con collegamento on-line con il fotografo Shadi Al-Tabatibi presso la sede COBAS – piazza Unità d’Italia 11, Palermo
QUI la comunicazione dello sciopero pubblicata sul sito del MIM
Il 28 novembre i COBAS – insieme a tutto il sindacalismo di base – hanno proclamato lo sciopero generale CONTRO LA FINANZIARIA per l’intera giornata in tutti i settori del lavoro pubblico e privato. Per la SCUOLA questa finanziaria prevede: scarsi finanziamenti anche per il rinnovo del prossimo contratto, ulteriori finanziamenti per le scuole private, ulteriori tagli al personale docente e ATA, copertura delle supplenze fino a 10 giorni col personale interno, altri soldi sperperati per tutor e orientatori.
La CGIL rifiuta l’Appello all’unità con il suo sciopero del 12 dicembre Quindi, il sindacalismo di base conferma quello del 28 novembre
Il nostro Appello per uno sciopero unitario non è stato ascoltato: purtroppo la CGIL ha confermato la convocazione di uno sciopero il 12 dicembre, che di fatto si contrappone a quello da tempo convocato da vari sindacati di base per il 28 novembre, dividendo colpevolmente quello che il 3 ottobre aveva unito.
Dopo che il MIM ha annullato il corso di formazione e aggiornamento «La scuola non si arruola», che il CESTES-PROTEO [ente accreditato] aveva organizzato per il 4 novembre 2025, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha deciso di confermare ugualmente la data con un nuovo Convegno che – però – non ha l’accreditamento del MIM, per cui non è possibile chiedere un esonero per formazione per il personale scolastico.
Di seguito il programma e le indicazioni per seguire il Convegno:
Filed under: Convegni, Formazione, Pace | Commenti disabilitati su Un nuovo Convegno per il 4 novembre «La scuola non va alla guerra. L’educazione alla pace risponde alla repressione»
Dopo la straordinaria giornata del 22 settembre, con uno sciopero e una manifestazione che non si vedevano da anni a Palermo e in tutto il paese, riportiamo dentro le nostre scuole le parole d’ordine che hanno scandito la giornata: STOP AL GENOCIDIO, PACE e CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA.