Come previsto dal 2° comma dell’art. 74, d.lgs. n. 297/1994, “Le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30 giugno con eventuale conclusione nel mese di luglio degli esami di maturità”. Così, col termine delle attività didattiche, il funzionamento delle scuole risulta drasticamente ridotto e quindi il personale ATA e docente ha maggiori possibilità di fruire di tutte le proprie – meritate – ferie. Purtroppo, come abbiamo ribadito recentemente, in questo periodo dell’anno scolastico non tutti i DS e DSGA sembrano agire nel pieno rispetto delle regole e quindi forniamo il nostro contributo per evitare che sorgano conflitti anche a proposito della fruizione delle ferie, sulla base di quanto previsto dall’art. 13, CCNL 2007 [come confermato dall’art. 38, CCNL 2024] con le precisazioni fornite, per il personale con contratto a tempo determinato, dall’art. 35, CCNL 2024.
Anche su questa materia, se non fosse rispettato quanto riportato di seguito, non restiamo passivi di fronte a eventuali abusi Per informazioni e supporto scrivere a cobas@cobasscuolapalermo.com
Per fruire della consulenza – RISERVATA A ISCRITTI/E – presso la sede provinciale di piazza Unità d’Italia n. 11 è necessario prenotarsi contattandoci telefonicamente ai recapiti e nei giorni indicati qui.
La sede COBAS Scuola di Grosseto ha organizzato corsi gratuiti di preparazione per i concorsi – da seguire anche on-line per chi lavora fuori da quella provincia – riservati a iscritti/e o a chi vuole iscriversi ai COBAS.
Importante vittoria in giudizio dei COBAS Scuola, il Tribunale di Brindisi ha integralmente accolto il ricorso presentato da un collaboratore scolastico per il riconoscimento del diritto alla corretta attribuzione del punteggio per il servizio di leva militare svolto non in costanza di nomina [6 punti invece di 0,6 che gli erano stati attribuiti].
La scuola italiana è, di fatto, ancora alle prese con il problema del precariato. Anche nell’anno scolastico 2023/24 saranno circa duecentomila i docenti chiamati in cattedra con un contratto a termine. Assistiamo, ormai da troppo tempo, alla seguente successione di eventi: il governo di turno dichiara di voler procedere a diverse decine di migliaia di assunzioni; il MEF ne autorizza circa un terzo; a seguito dei concorsi, le assunzioni andate a buon fine raggiungono a stento la metà dei posti banditi.
R.G., L.O., S.B. e S.M. hanno figli, in alcuni casi molto piccoli. Sono docenti precarie e quest’anno forse NON lavoreranno. Non lo hanno deciso loro. L’algoritmo che assegna le supplenze da GPS ha deciso che per loro la scuola non c’era. Ma quella scuola, invece, c’era per chi è venuto dopo di loro.
SCELTA SEDE: GUAI CON L’ALGORITMO, MA ANCHE COI CODICI DELLE SCUOLE
Passata la fase dei trasferimenti e in attesa del termine delle immissioni in ruolo, aspettiamo l’esito delle utilizzazioni e delle assegnazioni, mentre si avvicina il periodo del caos delle supplenze.
Molte di queste procedure dipendono dall’imprevedibile funzionamento dell’algoritmo che attribuirà “misteriosamente” una delle preferenze espresse considerando eventuali precedenze.