Come discusso durante il Convegno “LA SCUOLA NELLA TRANSIZIONE DIGITALE. Il prossimo futuro di didattica e lavoro” [QUI le relazioni e le registrazioni video], abbiamo intenzione di approfondire e valutare quali azioni possano essere messe in campo da ognuno/a di noi per frenare gli effetti distorsivi che la cosiddetta “rivoluzione digitale” sta già determinando nel nostro lavoro quotidiano, soprattutto per quanto riguarda:
Filed under: Digitalizzazione, Formazione | Commenti disabilitati su DIFENDIAMO IL NOSTRO LAVORO. DIFENDIAMO IL NOSTRO TEMPO – Seminario lunedì 13 gennaio, ore 17.00
In questa pagina della sezione siciliana del CESP sono disponibili i materiali e le registrazioni video del Convegno “LA SCUOLA NELLA TRANSIZIONE DIGITALE. Il prossimo futuro di didattica e lavoro”, che si è svolto a Palermo lunedì 18.11.2024.
La Scuola italiana sta vivendo un momento di profonda trasformazione, guidata da quella “rivoluzione digitale” di cui scriveva Mario Draghi già nel 2021 nella premessa al PNRR, la cui centralità è stata recentemente ribadita nel suo rapporto su “Il futuro della competitività europea”. Cosa avverrà nel prossimo futuro non lo sappiamo, ma ci sembra indispensabile provare a riflettere sul contesto generale nel quale si sta realizzando questa trasformazione e quali conseguenze si stanno già determinando sul nostro lavoro di docenti e ATA e sui rapporti con gli studenti e le studentesse nelle aule che quotidianamente frequentiamo. Senza dimenticare il ruolo determinante delle famiglie. Ci aiutano in questa riflessione i contributi di Daniela Tafani docente di Etica e politica dell’intelligenza artificiale all’Università di Pisa, Stefano Borroni Barale docente e autore de “L’intelligenza inesistente” ed. Altreconomia, Ferdinando Alliata curatore del “Vademecum d’autodifesa dalla scuola-azienda” ed. Massari e Adriana De Gregorio docente di Discipline grafico-pubblicitarie, che da tempo e da diversi punti di vista si occupano dell’impatto che le tecnologie hanno sulla nostra vita e sul nostro lavoro. Obiettivo del Convegno, che abbiamo intenzione di replicare in altre città, è anche quello di costruire una rete di relazioni stabili, tra coloro che vorranno partecipare, per monitorare nel tempo gli effetti di questa trasformazione e sviluppare insieme comportamenti e usi che promuovano, piuttosto che il conformismo dilagante, consapevolezza e partecipazione nella scuola e nella società.
Mentre l’OCSE certifica impietosamente per l’ennesima volta quanto siano bassi i nostri stipendi [quasi il 20% in meno rispetto alla media OCSE e oltre il 30% in meno rispetto alla media dei paesi del G7, ma ci ritorneremo] c’è chi sperimenta una scuola senza docenti.
Nuovo anno scolastico al via. L’Intelligenza Artificiale debutta nella didattica. Ma quale istruzione vogliamo davvero? * di Andrea Petracca e Michele Lucivero
L’interruzione che lo scorso 19 luglio ha colpito i sistemi informatici di mezzo mondo [Cina, Russia e tutti coloro che non utilizzano il software di sicurezza CrowdStrike per gli host Windows ne sono rimasti indenni] ha riportato alla ribalta dell’attenzione mondiale uno dei principali rischi della concentrazione nelle mani di pochissime aziende private del mercato mondiale dell’informatica, di cui anche i sistemi scolastici sono una parte non residuale della clientela, specialmente dopo la pandemia.
Convegno di Aggiornamento/Formazione con esonero dal servizio, ai sensi dell’art. 36, comma 8, CCNL 2019/2021, per il personale DOCENTE della Scuola pubblica statale
venerdì 24 maggio 2024 ore 9.00-13.00 IISS “Alessandro Volta”, passaggio dei Picciotti, 1 – Palermo
Il giorno 3 marzo 2024 abbiamo consegnato – insieme ad altre associazioni e OO.SS. – al Garante per la privacy un reclamo contro la schedatura degli “alunni fragili” da parte di INVALSI. Di seguito il testo del reclamo
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AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI piazza VENEZIA, 11 – 00187 ROMA
Reclamo ex art. 77 del Regolamento (Ue) 2016/679 e artt. da 140-bis a 143 del Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al Regolamento
In qualità di associazioni di insegnanti e genitori di alunni residenti in Italia e frequentanti la scuola pubblica italiana, sottoponiamo all’attenzione del Garante le seguenti circostanze, riguardanti il trattamento dei dati associati al nuovo indicatore di fragilità predisposto dall’INVALSI.
CONVEGNO “SCUOLA 4.0: Escludere i corpi per controllare il pensiero”
COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA CONCLUSIVA
L’11 novembre presso il Liceo “Tasso” di Roma si è tenuto un Convegno dal titolo: “SCUOLA 4.0: Escludere i corpi per controllare il pensiero”.
Organizzato dall’Assemblea Scuola Pubblica (un’aggregazione nazionale spontanea di docenti e genitori) e dall’Associazione Nazionale Per la Scuola della Repubblica, l’evento ha suscitato un grande interesse tra i genitori e – soprattutto – tra gli insegnanti, facendo registrare un centinaio di partecipanti in presenza e circa 50 collegati da remoto, attraverso una piattaforma non-proprietaria.
Un successo, quello dell’iniziativa, che rappresenta un primo snodo del percorso che prende le mosse a maggio 2023, con il rifiuto del liceo “Pilo Albertelli” di Roma di utilizzare i fondi PNRR per la digitalizzazione della didattica.
DIFENDIAMO LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE COME AGIRE NEGLI ORGANI COLLEGIALI
Quando i Padri Costituenti scrissero l’art. 33 “L’arte e la scienza sono libere, e libero ne è l’insegnamento”, avevano chiarissimo il ruolo decisivo che la scuola aveva avuto nella fascistizzazione della società italiana; con questo articolo non consegnavano un’individuale libertà al/la docente come lavoratore/trice, ma ponevano il pluralismo e la libertà di insegnamento a garanzia della democrazia di un’intera società: principale obiettivo e responsabilità del/la docente. Che fine ha fatto oggi la libertà di insegnamento? Certo non è stata abolita per legge (né sarebbe possibile, visto che è inscritta nella Costituzione) e nemmeno si sta tornando al libro unico di epoca fascista, ma è indubbio che da diversi anni stiamo assistendo ad un’omologazione decisa e voluta dall’alto che è calata sul mondo della scuola sotto la spinta del pensiero unico neoliberista; essa non è stata sostenuta da provvedimenti normativi stringenti, ma è stata implementata da pressioni forti e costanti che hanno trasformato giorno dopo giorno l’azione didattica e le finalità della scuola pubblica.