Il Coordinamento regionale dei COBAS Scuola già a luglio aveva espresso piena solidarietà alle/ai compagni di ANTUDO per il gravissimo atto repressivo con cui la DDA di Palermo aveva colpito la redazione del sito “Antudo.info” a cui, quasi due mesi fa, è seguito un provvedimento restrittivo per 3 attivisti di ANTUDO.
Giorno 8 aprile il tribunale di Palermo ha respinto il riesame delle misure cautelari disposte per i tre appartenenti ad Antudo: Luigi resta in carcere con l’accusa di atto terroristico, con disposizione di trasferimento al carcere speciale di Alessandria.
In un momento in cui l’escalation di eventi bellici coinvolge i nostri territori, impegnati direttamente come Sigonella e Niscemi, e vede l’Italia foraggiare e rispondere alle richieste di armi, l’opposizione alla guerra, e il diritto alla convivenza pacifica tra i popoli, necessita dell’impegno di tutte e tutti, specialmente di chi da sempre denuncia sia le politiche dei governi italiani, che ignorano l’art. 11 della Costituzione intervenendo direttamente negli scenari di guerra, sia le lobby industriali, tipo la Leonardo, che con le guerre aumentano i loro profitti, e le cui produzioni di morte sono presenti in molti dei conflitti in atto.
Denunciare, come fa ANTUDO, che queste industrie e le loro fondazioni sono coinvolte nel finanziamento della ricerca pubblica e privata in Italia in settori strategici sta diventando reato, così come opporsi alla sempre più invasiva presenza delle FF.AA nell’istruzione e nella società. Forze armate che contribuiscono, pesantemente, alla costruzione di una cultura securitaria, che tende a normalizzare la guerra e ad farci accettare una società sempre più controllata e disciplinata.
Esprimiamo, perciò, piena solidarietà ai compagni di ANTUDO e chiediamo l’immediato rilascio di Luigi.
Il Coordinamento regionale siciliano COBAS Scuola
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