COSA SUCCEDE NEI COBAS SCUOLA

L’ultima Assemblea Nazionale del 29 e 30 ottobre 2022 a Firenze ha sancito una divisione significativa all’interno dei Cobas Scuola, tant’è che non sono stati eletti, come sarebbe dovuto avvenire, i nuovi organismi, per i quali era previsto si dovessero raggiungere i due terzi dei consensi. Infatti, la votazione finale ha visto una mozione ottenere 46 voti e una seconda 39. Gli astenuti sono stati 9.

Secondo lo Statuto: “Ogni mandato non può avere durata superiore ad un anno e non è tacitamente rinnovato”.

E’ stato quindi prorogato l’Esecutivo Nazionale precedente (37 componenti) che secondo i rappresentanti della prima mozione sarebbe stato pienamente in carica sino alla successiva assemblea nazionale annuale, mentre per i rappresentanti della seconda mozione avrebbe dovuto garantire “l’ordinario” e convocare al più presto una nuova assemblea nazionale.
A complicare ulteriormente la situazione, la scelta della prima mozione di cambiare arbitrariamente 3 dei vecchi membri dell’Esecutivo.
Inoltre, due membri della seconda mozione, per motivi diversi, si sono dimessi e, ovviamente, non sono stati sostituiti.
Forte di una maggioranza composta da 19 componenti, la prima mozione, senza che a oggi sia stata convocata una riunione dell’organismo (tranne una votazione on line “asincrona” sul bilancio), non solo ha negato ogni possibilità di riconvocazione dell’assemblea, ma ha avocato a sé ogni decisione e ha “blindato” gli strumenti di comunicazione verso l’esterno, rendendoli inaccessibili per i “cattivi” della seconda mozione.
Particolarmente scandaloso quanto avvenuto a Napoli durante l’assemblea provinciale che ha preceduto quella nazionale. L’Esecutivo provinciale uscente viene messo in minoranza rispetto all’elezione dei delegati per l’assemblea nazionale (ne elegge 2 su 5), a quel punto scioglie l’assemblea e impedisce che venga eletto il nuovo esecutivo. A oggi, come se non fosse accaduto nulla, continua a gestire la sede napoletana.
Peraltro, si potrebbe fare un lungo elenco di comportamenti “discutibili”, ma i fatti descritti sono più che sufficienti per spiegare ciò che è avvenuto.

In questa situazione, è stato convocato (27 e 28 maggio) un incontro nazionale da parte di un numero significativo di sedi, che ha prodotto un articolato documento di riflessione e ha dato vita al Coordinamento Sedi Cobas Scuola Autoconvocate, come previsto dallo Statuto: “E’ ammessa l’organizzazione di coordinamenti di settore intesi come essenziali momenti autogestiti di riflessione o spinta propositiva”.
A questo documento è seguita una risposta, dai cosiddetti 19, che pubblichiamo in modo che chiunque possa valutarla e che in questi giorni è stata spedita in formato cartaceo a molti/e iscritti/e.
Successivamente la sede di Cagliari (terza per numero di iscritte/i) ha ritirato i suoi componenti dall’Esecutivo Nazionale e ha chiesto, come già domandato più volte dalle Sedi Autoconvocate, che si svolgesse l’Assemblea Nazionale. Per chi fosse curiosa/o, indichiamo in ordine di iscritte/i le principali sedi Cobas Scuola: Pisa, Roma, Cagliari, Torino, Palermo, Bologna, Napoli, Tuscia, Grosseto, Catania…

Nella Confederazione Cobas, oltre alla Scuola (la federazione con più iscritte/i), sono presenti il Lavoro Privato e il Pubblico Impiego (anche quest’ultimo con diversi problemi al proprio interno).
Il Lavoro Privato, con un documento del proprio Esecutivo Nazionale, che comincia con queste parole: “Se l’intenzione del gruppo degli “autoconvocati Cobas Scuola” era quella di suscitare ripugnanza sul loro agire revisionista, ebbene SI ci sono riusciti”, conclude così le sue riflessioni: “ [gli Autoconvocati] configurano un’altra struttura fuori e contro i Cobas Scuola, e quindi aliena dalla Confederazione Cobas”.
Ricordiamo che secondo Statuto: “L’esclusione dall’Associazione avviene nel caso di gravi violazioni del presente Statuto e del regolamento da parte del singolo iscritto. Le decisioni in merito vanno prese dalle Assemblee della singola categoria e ratificate con la maggioranza dei 3/4 dalla Assemblea provinciale dell’Associazione in prima istanza e da quella nazionale in caso di ricorso, negli altri casi sempre a maggioranza qualificata dei 3/4”.

Pur stanchi rispetto a questo continuo ping-pong, a questa singolare comunicazione abbiamo risposto e ribadito non solo la nostra piena appartenenza ai Cobas (e il rifiuto di utilizzare la penosa pratica dell’insulto) ma che abbiamo, anche, l’obiettivo di contribuire affinché sindacalismo di base e sinistra antagonista lavorino con maggior forza ed efficacia contro l’attuale governo e contribuiscano a contrastare, senza se e senza ma, la guerra.

E siccome il metodo è anche sostanza, continueremo a discutere a viso aperto, diversamente da chi insulta e disinforma.

Coordinamento Sedi Cobas Scuola Autoconvocate
Ancona, Arezzo, Bari, Catania, Genova, Grosseto, La Spezia, Lecce, Livorno, Macerata, Massa, Milano, Palermo, Perugia, Pisa, Reggio Emilia, Siracusa, Terni, Tuscia, Viterbo, Varese, Mozione di maggioranza assemblea provinciale di Napoli.

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