La legge 164 del 30 ottobre 2025 ha sancito il passaggio della filiera formativa tecnologico professionale (4+2) dalla fase della sperimentazione a quella ordinamentale.
Trova così compimento quel progetto di sussunzione di una parte dell’istruzione secondaria al mondo della formazione professionale incardinato nelle esigenze formative espresse dal mondo produttivo nei diversi contesti territoriali regionali.
Essa prevede l’ingresso delle aziende negli organi collegiali delle scuole attraverso la creazione di un ambito in cui interagiscono diversi segmenti del settore dell’istruzione, della formazione professionale e delle imprese in cui avviare percorsi coerenti con il fabbisogno del sistema produttivo che trasformano le scuole in una sorta di agenzia formativa integrata di collocamento.
I percorsi quadriennali coinvolgeranno istituti tecnici e professionali, IeFP, ITFS, e garantiranno l’accesso agli ITS (previa validazione INValSI) e all’esame di stato, realizzando un canale rapido alternativo a quello dei tradizionali percorsi quinquennali.
Moltissime scuole attraverso i propri organi collegiali avevano lo scorso anno già rifiutato l’adesione alla sperimentazione e si troveranno a dover scegliere nelle prossime settimane, prima delle iscrizioni, se includere questa opzione all’interno della propria offerta formativa per l’a.s. 2026/2027.
Alcuni buoni motivi per esprimere il proprio rifiuto del modello 4+2 nei collegi dei docenti:
- 1. Perché costituiscono un impoverimento e uno snaturamento del percorso scolastico finalizzato a garantire prima di tutto lo sviluppo integrale della persona e non la formazione di lavoratrici-lavoratori.
- 2. Perché spalmano il monte ore del quinto anno (1056 ore) sui quatto anni aumentando le ore di lezione quotidiane in dispregio di tutte le indicazioni pedagogico-didattiche.
- 3. Perché impongono un modello orario improponibile con rientri pomeridiani tutti i giorni o in alternativa un allungamento delle lezioni fino a luglio.
- 4. Perché creano una divaricazione all’interno della stessa scuola tra classi di serie A e classi di serie B.
- 5. Perché ammiccano al modello commerciale (il 5X4) che riduce il tempo scuola a una inutile perdita di tempo a fronte della possibilità di ingresso precoce nel mondo del lavoro: si può studiare meno e più in fretta perché ciò che conta è uscire in fretta.
- 6. Perché incentivano la modalità della formazione in stage e il contratto di apprendistato già dai 15 anni come alternativa all’istruzione scolastica e sdoganano le figure formative del mondo delle imprese come alternativa smart a quelle docenti abilitate all’insegnamento nella scuola pubblica.
- 7. Perché dilagherà sempre più quella didattica delle competenze fatta di rendicontazioni, personalizzazioni, esperienze in situazione, pacchetti formativi, uda e compiti di realtà, certificazioni, che già ammorbano burocraticamente la vita degli istituti professionali dopo la riforma.
Rivendichiamo con forza l’unitarietà del sistema di istruzione secondaria e la pari dignità di tutti i percorsi scolastici e rifiutiamo il progetto del nuovo avviamento al lavoro che reintroduce l’istruzione duale nella scuola italiana.
Votiamo NO nei Collegi dei docenti!
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QUI il volantino da scaricare e diffondere a scuola
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