PER LA PACE E LA DEMOCRAZIA IN TURCHIA

L’1 e il 2 luglio scorsi, una delegazione di 39 persone provenienti da diversi paesi europei si è incontrata a Istanbul nell’ambito della campagna «Voglio visitare Öcalan». La delegazione, composta da giornalisti, scrittori, accademici, sindacalisti, parlamentari e avvocati – con la presenza di rappresentanti della Confederazione COBAS – ha tenuto un incontro presso un hotel di Taksim, al termine del quale è stata redatta la Dichiarazione congiunta che pubblichiamo di seguito.

Pubblichiamo anche la lettera indirizzata ai partecipanti che Abdullah Öcalan ha inviato dal carcere di massima sicurezza di İmralı in cui è recluso da 26 anni.

Al rientro della delegazione si è svolta una conferenza stampa presso il Senato [visibile qui], su iniziativa del Sen. Giuseppe De Cristofaro, in collaborazione con Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia e Confederazione COBAS, dal titolo «Verso la pace e una società democratica in Turchia – Libertà per Abdullah Öcalan e tutti i detenuti politici».

Per riassumere la recente svolta che assunto la vicenda curda in Turchia invitiamo a leggere «Appello alla pace e ad una società democratica» che Abdullah Öcalan ha scritto il 25.2.2025 e la successiva «Lettera Aperta ai Leader Internazionali, ai Responsabili Politici, ai Partiti Politici e agli Attivisti sul Processo di Pace in Turchia» del Congresso Nazionale del Kurdistan.

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Dichiarazione congiunta

Esprimiamo la nostra solidarietà con il popolo curdo di fronte alla repressione sistematica dei suoi diritti e alla sua continua esclusione dal processo democratico in Turchia.
Invitiamo le autorità turche a compiere passi concreti verso un dialogo autentico e costruttivo e verso negoziati di pace con tutti i settori della comunità curda.
Ribadiamo il nostro appello a tutti i movimenti progressisti, ai partiti e a tutti i popoli della Turchia affinché lavorino per il successo di questo processo.
Solo attraverso tale impegno si potrà raggiungere un cambiamento duraturo e stabile, aprendo la strada a una Turchia veramente democratica.
Durante questo processo, la Turchia deve rispettare i suoi obblighi internazionali per quanto riguarda il rispetto, la promozione e la protezione dei diritti umani di tutte le persone entro i suoi confini.
In un contesto internazionale sempre più segnato da ostilità e aggressioni, esiste ancora un’opportunità storica per risolvere il conflitto curdo attraverso il dialogo e la negoziazione – pilastri fondamentali di ogni società democratica.

Mentre il Medio Oriente è in fiamme e troppi paesi competono in una corsa agli armamenti sfrenata, il signor Öcalan rappresenta una delle voci più forti della regione che parla di pace e disarmo.
Il signor Öcalan ha lanciato un appello coraggioso e tempestivo al disarmo e alla dissoluzione, a favore di una risoluzione pacifica e democratica di un conflitto che dura da oltre quarant’anni.
Riconosciamo la visione del signor Öcalan del confederalismo democratico e la sua più ampia proposta per il Medio Oriente come un modello non solo per la Turchia, ma per l’intera regione.

Affinché il processo democratico possa esprimere tutto il suo potenziale, è imperativo il rilascio immediato e incondizionato del signor Öcalan e di tutti gli altri prigionieri politici i cui diritti umani sono stati violati.
La loro detenzione continua solleva gravi preoccupazioni. È essenziale che i loro diritti umani siano rispettati anche in stato di detenzione. In particolare, la continua e illegittima privazione dei diritti fondamentali del signor Öcalan – dopo 26 anni di isolamento nel carcere dell’isola di Imrali – viola le norme legali sia internazionali che nazionali.
In quanto gruppo internazionale di attivisti, accademici, politici, sindacalisti ed esperti di diritti umani, esortiamo il governo turco a rispettare i suoi obblighi secondo il diritto internazionale in materia di diritti umani e diritto umanitario. Facciamo appello al governo della Turchia affinché agisca in conformità con i principi di giustizia, democrazia e pace.

Continueremo a monitorare i passi intrapresi dal governo, ed esprimiamo la nostra speranza per una transizione autentica verso una società pienamente democratica e inclusiva in Turchia.

Lettera di Öcalan alla delegazione internazionale in visita in Turchia

Ai cari amici,
il fatto che abbiate affrontato un viaggio così lungo per portare all’attenzione la ricerca di libertà che si concretizza nella mia persona, e che abbiate espresso il desiderio di incontrarmi, ha per me un significato profondo e un grande valore.

Prima di tutto, considero tale impegno non semplicemente come un atto di solidarietà individuale o una ricerca personale di libertà, ma come parte integrante della pace sociale, della soluzione democratica e della volontà dei popoli di vivere insieme in libertà.

Non ho mai considerato la mia libertà personale separata dalla libertà collettiva. Ho sempre sostenuto che, in assenza di una libertà sociale costruita concretamente, le libertà individuali non possono acquisire un vero significato. Per questo, considero il vostro passo un contributo significativo e un appello coraggioso per il futuro democratico comune dei nostri popoli.

Sono stato informato della vostra richiesta di incontro. Spero che in futuro si creino le condizioni per un tale incontro. In questa prospettiva, invio i miei saluti e il mio rispetto a tutti coloro che hanno contribuito a questo processo – non solo in riferimento a me, ma a tutti coloro che sostengono la volontà democratica e la ricerca di libertà dei nostri popoli.

Con la speranza di incontrarci in giorni di libertà, in un ambiente dove si costruisca una società democratica…

Abdullah Öcalan
Carcere di Massima Sicurezza Tipo F di İmralı

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