ELEZIONI RSU. GRAZIE…

Grazie ai/lle candidati/e, a chi ha votato le nostre liste COBAS Scuola e a chi ha fatto parte delle commissioni elettorali e dei seggi

Sapevamo che sarebbe stata una tornata elettorale per il rinnovo delle RSU molto difficile.

Come ci ripetiamo da tempo, la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori in Italia si sta facendo sempre più difficile. Dalle retribuzioni ai diritti, sono numerosi i bocconi amari che contratto dopo contratto ci hanno costretto a ingoiare i diversi Governi e i soliti sindacati “pronta-firma”.
Una situazione che sta generando sconforto e disaffezione anche tra coloro che in questi anni hanno continuato a battersi contro l’indebolimento delle tutele e delle conquiste del mondo del lavoro come strumento per più generali cambiamenti della società.
D’altronde, «meno potere si ha sul luogo di lavoro, meno impegnative risultano le attività che definiscono un’occupazione e più debole è la fiducia nel proprio potere politico» [Pateman].
Anche la Scuola non è certo estranea a questi fenomeni e – anzi – la scarsa reazione che la stragrande maggioranza di docenti e ATA manifesta di fronte al continuo peggioramento delle nostre condizioni di lavoro [oltre alla perdita del potere d’acquisto dei nostri stipendi, l’aumento di inutili scartoffie da compilare con una sempre più marcata standardizzazione e burocratizzazione, l’ampliarsi incontrollato del tempo di lavoro, il ruolo sempre più pressante e vessatorio di troppi dirigenti] è un segnale particolarmente allarmante.
Se chi lavora nel luogo che ha la maggiore responsabilità e – contemporaneamente – la migliore situazione per far crescere tra le giovani generazioni la consapevolezza del proprio ruolo nella società, la capacità di critica delle proprie condizioni nonché la capacità di agire per modificarle, si mostra però così acquiescente nei confronti di ciò che stiamo subendo, c’è da temere per un futuro in cui bisogni e diritti sociali sembrano arretrare, annichiliti da venti di guerra e da un modello sociale conformato su questo orizzonte bellicoso. 

Ma a questa deriva è possibile resistere, come ci ricorda Daniela Tafani, «Serve, per ciò, quella sottovalutata virtù che Weizenbaum chiamava il “coraggio civile”: “È una credenza diffusa, ma tristemente erronea, quella per cui il coraggio civile trova modo di esercitarsi soltanto nel contesto di avvenimenti che scuotono il mondo. Al contrario, il suo esercizio più arduo ha spesso luogo in quei piccoli contesti in cui la sfida è quella di superare i timori indotti da futili preoccupazioni di carriera, delle nostre relazioni con coloro che sembrano aver potere su di noi, o di qualsiasi cosa che possa turbare la tranquillità della nostra esistenza quotidiana», che – per altro – tranquilla non sembra più essere da un bel pezzo.

Proprio per queste ragioni non possiamo che ribadire il nostro ringraziamento a tutti e tutte coloro che hanno deciso di candidarsi in queste difficili condizioni e a chi ha votato le nostre liste COBAS Scuola consentendoci di superare il 9% dei consensi, nelle scuole in cui eravamo presenti nella provincia di Palermo, e di eleggere quasi il 20% di candidate e candidati, nonostante il maldestro tentativo di qualche commissione elettorale di escluderci dalle elezioni.
A partire da questa situazione negativa occorrerà lavorare insieme con ancora maggiore determinazione per contribuire a ricreare le condizioni perché riprenda a diffondersi quel coraggio civile di cui abbiamo estremo bisogno nella Scuola e nella società.

l’Esecutivo Provinciale
COBAS Scuola – Palermo

Scopri di più da COBAS SCUOLA PALERMO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere