Una didattica «per competenze»? * di Luca Malgioglio
Le competenze sono un risultato chiuso, previsto a priori e in astratto; a pensarci, sono l’esatto opposto della cultura e del pensiero critico, che portano a conoscenze, scoperte e aperture sul mondo davvero nuove.
Martedì 25 febbraio inizia il quarto seminario formativo online del GIGA Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati in collaborazione con UniGramsci. I seminari sono gratuiti e, a richiesta, rilasciano attestato di partecipazione come corso di formazione da depositare nelle segreterie scolastiche o per altri utilizzi.
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Meno insegnamento, più business: l’equazione dell’«innovazione»*
di Luca Malgioglio
Insegnare Insegno da prima del Duemila, potrei mostrare con innumerevoli esempi il tracollo verticale delle capacità linguistiche degli studenti, che si è intensificato negli ultimi dieci anni, fino a diventare una vera e propria catastrofe dopo gli anni della “DaD”: grafie illeggibili, ortografia e punteggiatura quasi casuali, sintassi priva di una struttura logica, mancata conoscenza del significato della maggior parte delle parole anche di uso comune della nostra lingua, enormi difficoltà a pensare e a immaginare.
La Scuola italiana sta vivendo un momento di profonda trasformazione, guidata da quella “rivoluzione digitale” di cui scriveva Mario Draghi già nel 2021 nella premessa al PNRR, la cui centralità è stata recentemente ribadita nel suo rapporto su “Il futuro della competitività europea”. Cosa avverrà nel prossimo futuro non lo sappiamo, ma ci sembra indispensabile provare a riflettere sul contesto generale nel quale si sta realizzando questa trasformazione e quali conseguenze si stanno già determinando sul nostro lavoro di docenti e ATA e sui rapporti con gli studenti e le studentesse nelle aule che quotidianamente frequentiamo. Senza dimenticare il ruolo determinante delle famiglie. Ci aiutano in questa riflessione i contributi di Daniela Tafani docente di Etica e politica dell’intelligenza artificiale all’Università di Pisa, Stefano Borroni Barale docente e autore de “L’intelligenza inesistente” ed. Altreconomia, Ferdinando Alliata curatore del “Vademecum d’autodifesa dalla scuola-azienda” ed. Massari e Adriana De Gregorio docente di Discipline grafico-pubblicitarie, che da tempo e da diversi punti di vista si occupano dell’impatto che le tecnologie hanno sulla nostra vita e sul nostro lavoro. Obiettivo del Convegno, che abbiamo intenzione di replicare in altre città, è anche quello di costruire una rete di relazioni stabili, tra coloro che vorranno partecipare, per monitorare nel tempo gli effetti di questa trasformazione e sviluppare insieme comportamenti e usi che promuovano, piuttosto che il conformismo dilagante, consapevolezza e partecipazione nella scuola e nella società.
“Non si dica che alla destra non interessa la scuola. Il pensiero conservatore ha ormai chiaro che il conseguimento di un’autentica egemonia culturale passa senz’altro anche dalle aule scolastiche”.
Mentre l’OCSE certifica impietosamente per l’ennesima volta quanto siano bassi i nostri stipendi [quasi il 20% in meno rispetto alla media OCSE e oltre il 30% in meno rispetto alla media dei paesi del G7, ma ci ritorneremo] c’è chi sperimenta una scuola senza docenti.
Nuovo anno scolastico al via. L’Intelligenza Artificiale debutta nella didattica. Ma quale istruzione vogliamo davvero? * di Andrea Petracca e Michele Lucivero